Metropoli d'Asia

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narrativa

Tew Bunnag
Cortina di pioggia

ISBN 9788896317488
Pagine 250
Euro 14,50

Tarrin Wandee è uno scrittore thailandese che si trasferisce in una zona popolare di Bangkok per riprendersi da una delusione d’amore e dedicarsi senza distrazioni alla scrittura. Le vicende dei suoi vicini di casa, Mae Lien e il figlio Nai Pot, della loro cugina Mae Jom e di altri personaggi legati alla famiglia entreranno a far parte del romanzo che sta scrivendo.

Clare invece è inglese, lavora per una casa editrice di Londra e inizia a mostrare i primi segni della malattia di Alzheimer. Siamo nel 2004, e sulla scia dell’emozione suscitata dallo tsunami l’editore le chiede di contattare Tarrin Wandee, che aveva scritto un racconto per loro qualche anno prima. L’autore invia il suo nuovo romanzo, Clare si riconosce in un personaggio descritto in una scena e decide di recarsi a Bangkok per incontrare lo scrittore e domandargli di persona chiarimenti su quella strana coincidenza; il viaggio farà riemergere i ricordi di un’esperienza precedente vissuta in quella città, all’epoca della guerra del Vietnam, e le permetterà di fare pace con il suo passato. Sullo sfondo di una Bangkok invasa dalle acque, si intrecciano i destini di uomini e donne di nazionalità ed estrazione sociale diverse, le storie dei singoli e la Storia, la letteratura e la vita, la politica e l’amore, la morte e la speranza.

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«Fuori piove ininterrottamente, come del resto sta facendo da settimane. La strada bagnata riflette le luci scintillanti delle insegne al neon dei negozi e dei cartelloni; i fari delle auto si offuscano dietro gli scrosci d’acqua che cadono dal cielo. Un giorno la città sarà sicuramente sommersa dall’acqua. Lei è stanca di Bangkok. Ha dedicato la sua vita al piacere di quella città e ora il suo desiderio più grande è lasciare quell’ammasso di cemento e rifiuti e andare in un posto tranquillo dove potrebbe trovare quel che resta di lei, se resta ancora qualcosa. Pot è una persona gentile. Su questo non ci sono mai stati dubbi. Ma la sua costanza e la sua lealtà l’hanno sorpresa, e ultimamente sente che il loro rapporto è entrato in un’altra fase. Ma c’è una vita in tutto ciò? E lei sa almeno che cos’è la vita? Ha voluto tutto quello che poteva offrire Bangkok, popolata dai suoi sognatori che attraversano come sonnambuli la loro routine quotidiana, con la volontà di sacrificare l’integrità e l’intelligenza per amore di quei sogni, sfuggenti e astratti. Si era rifiutata di essere come loro e le sue relazioni erano un tentativo di mantenere il controllo, di fingere di poter scegliere. Era comunque un’illusione».

 

L’aria di Bangkok ha il sapore della morte e della fragilità. Il suo odore è inconfondibile, una densa mistura prodotta dai rifiuti lasciati marcire nei canali di scolo, dai micidiali gas di scarico del traffico assordante, dai corpi sudati della gente e, in rari momenti, dal fumo di un incenso che brucia in un altare o dal profumo dei fiori. È una Bangkok perennemente affacciata sull’orlo del collasso e della putrefazione quella che Tew Bunnag ritrae nei suoi scritti. Storie di piccola umanità all’ombra dei pilastri di cemento dello skytrain, la metropolitana sopraelevata che attraversa come un miraggio tecnologico il cuore di una città dove sacro e profano sembrano convivere senza troppi problemi.

Tommaso Pincio

Traduzione di Monica Martignoni

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Il Fatto Quotidiano - Lorenzo Mazzoni
(gennaio 2015)
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(dicembre 2014)
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Autore

Tew Bunnag

Personaggio poliedrico e cosmopolita, Tew Bunnag è nato a Bangkok nel 1947 da una nobile famiglia thailandese. Autore di saggi sul Tai Chi Chuan e di racconti, con Il viaggio del Naga firma il suo primo romanzo, già tradotto in Spagna e pubblicato negli Stati Uniti.

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