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    La casa editrice di Andrea Berrini, scrittore e saggista. L’obiettivo: scoprire e tradurre narratori contemporanei asiatici che propongono scritture innovative.
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Tutti i post su Cina

Expat e cinesi: mal d’Asia, performance, il vero e il verosimile

Venite nel mio atelier un pomeriggio, ma restate quando fa buio, dice l’artista e performer. Quel che si vede, e quel che non si vede in Cina

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Scrittori italiani in Cina: show, urlate, cinesi allibiti

Tema: il lavoro. C’era Pennacchi. E sarà pure un buon libro il suo Mammut, ma perchè urlare come fossimo in tv? Figuraccia

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Non abbiamo fatto brutti sogni, stanotte

Fluxus e i contadini poveri, Sartre e  Pasolini nelle campagne dell’Anhui: funzionerà?

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Chan Ho Kei intervistato da Gioia su Hong Kong

Un altro contributo di Chan Ho Kei sulle proteste di Hong Kong. Questa volta l’autore di Duplice delitto a Hong Kong è stato intervistato da Gioia.

(clicca sull’immagine per ingrandirla)

Chan Ho Kei parla di Hong Kong, su Grazia

Dopo l’articolo di Chan Ho Kei su La Stampa, ecco una lunga intervista all’autore apparsa su Grazia. L’argomento è sempre Hong Kong, alla luce delle proteste attuali.

Chan Ho Kei è autore per Metropoli d’Asia di Duplice delitto a Hong Kong.

(clicca sulle immagini per ingrandirle)

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Chan Ho Kei e Hong Kong

L’articolo di Chan Ho Kei, autore per Metropoli d’Asia di Duplice delitto a Hong Kong, su La Stampa. L’autore parla delle proteste di Hong Kong facendo un parallelo con quanto avvenuto nella storia recente tra Irlanda del Nord e Inghilterra. Lì si arrivò faticosamente a un accordo, seppur passando per un bagno di sangue che si portò dietro anni di scontri.

Così come il punto di incontro in quel caso fu l’accettazione della condivisione del potere con la popolazione locale, l’auspicio e l’invocazione dell’autore è di fare la stessa cosa, senza ripetere gli errori di quella maledetta domenica.

Occupy Hong Kong: #umbrellarevolution, limiti, perimetri e coraggio

Occupy Central, gli ombrelli contro gli spray al peperoncino e qualche domanda sulle speranze, sui limiti, sulle parole che possiamo usare. Al di là dell’attualità.

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I tesori nascosti nella letteratura cinese

In questo vecchio articolo su China Daily ci si chiede, dopo la vittoria del Premio Nobel per la Letteratura da parte di Mo Yan, quali altre gemme potrebbero nascondersi nella letteratura cinese.

Lo stesso articolo stima il numero dei traduttori in Cina tra i 60 e i 70 mila, ma solo un 10% di essi sarebbe capace di tradurre dal cinese all’inglese. Vengono analizzati vari problemi, principalmente di qualità legata ai ritmi del mercato e di un maggior orientamento sui testi classici piuttosto che sulla letteratura contemporanea.

Addirittura, si presenta anche il caso di un’idea del cinese come lingua troppo complessa da rendere pienamente in inglese, e la presenza di versioni semplificate o accorciate di alcune opere.

Foto: Jago Pauwels

Li Er: narrazioni interne, esterne, mass media, individui e molte telecamere

Incontriamo uno scrittore di cinquant’anni, e domandiamogli cosa pensa della narrativa contemporanea cinese, quella più giovane. Lui ci racconta cosa pensa della contemporaneità, e io ci casco dentro, nella contemporaneità (o nella sincronicità?)

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Scritture giovanili: Sheng Key, leggerezza, dolori altrui, doufu, uova

Sheng Keyi, con il suo Norhtern Girls e altri sette romanzi. La predilezione di una giovane scrittrice per gli emarginati e lo sconquasso sociale.

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