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Tutti i post su censura

Doppiozero: Censura in Cina

Nel suo ultimo articolo su Doppiozero, il lungo e denso racconto di Andrea Berrini su un caso di censura che lo ha coinvolto personalmente: la decisione di non andare in stampa, a due giorni da quando previsto, della versione cinese del suo libro Noi siamo la classe operaia. I duemila di Monfalcone, incappato nella “categoria 14″ che riguarda le “opere di paesi socialisti e leader di paesi fratelli”. L’articolo è un’occasione per conoscere da vicino una vicenda di censura (o auto-censura), cercando di intravederne i meccanismi a tratti incomprensibili e il clima di omertà attraverso cui opera, e arrivando a immedesimarsi nella frustrazione di chi con questi problemi deve misurarsi quotidianamente.

Il rapporto di Pen International sulla Cina

L’organizzazione Pen International, che si occupa della difesa della libertà di espressione, ha presentato recentemente il suo rapporto intitolato Creativity and Constraint in Today’s China, che sulla base di un arco di lavoro di cinque anni cerca di fare il punto sulla situazione in Cina da questo punto di vista.

Il rapporto tocca molti punti caldi del dibattito su questi temi, concentrandosi poi anche sul ruolo della Rete e su come le cose stanno lentamente cambiando, seppur in un arco di tempo abbastanza ristretto.

Via: Le vie dell’Asia

La Cina ha sbloccato IMDb

Il più popolare database mondiale e sito di informazione sul cinema, IMDb, è tornato liberamente accessibile in Cina, dopo un blocco che durava da più di tre anni.

La censura non era stata motivata, ma probabilmente era dovuta alla comparsa di un documentario sul Tibet nella home page. Molti vedono in questo un segnale che possano a breve sbloccarsi altri siti, in particolare i social network come Twitter e Facebook.

Yu Hua sulla censura

Lo scrittore Yu Hua parla della censura in Cina, e più in dettaglio delle differenze tra mercato editoriale, compresi i giornali, cinematografico e televisivo. Ricorda anche un suo intervento su Weibo nel quale proponeva ironicamente di scambiare i ruoli chi controlla i film con i più permissivi ispettori di igiene alimentare.

Via: @AhQjingshen

Le parole “delicate” del cinese e il loro lessico

China Digital Times parla della “parola della settimana”, in questo caso “porcellana delicata”, ma quello che più conta è che è una di quelle provenienti dal Grass-Mud Horse Lexicon, che si potrebbe tradurre come il “lessico dell’alpaca”, ma c’è anche qui tutta una storia per la quale rimandiamo all’apposita pagina su Wikipedia.

Si tratta di una specie di linguaggio parallelo e allegorico per aggirare la censura. La cosa interessante da vedere è l’archivio di tutte queste parole e espressioni, curato dallo stesso China Digital Times.

Della questione delle sensitive words aveva indirettamente parlato anche Han Han, quando era stato candidato e poi inserito nella lista delle persone più influenti del pianeta secondo Time.

“Alla Cina manca un rimedio”, un caso di censura

Caratteri Cinesi ha tradotto il discorso di ringraziamento di Murong Xuecun in occasione del Premio speciale di Letteratura del popolo. Il suo libro Alla Cina manca un rimedio racconta la sua esperienza di infiltrato in un’organizzazione di marketing piramidale.

Solo che il discorso non è stato mai pronunciato, dato che per i suoi toni duri gl è stato impedito di leggerlo in pubblico. Murong Xuecun è salito sul palco e ha fatto solo il segno di tapparsi la bocca, poi ha pubblicato il discorso sul suo blog, dove ha raccontato una storia di compromessi, censure, litigi che hanno accompagnato le fasi di revisione dell’opera.

Ho fatto solo quello che un comune cittadino dovrebbe fare: riportare un crimine. Ben lontano dal vero coraggio. Questo po’ di coraggio non merita encomi, sono un codardo. Le parole che esprimo sono prudenti; critico ciò che è permesso criticare.

Il manoscritto era già pronto, ma la pubblicazione continuava ad essere posticipata. Il motivo principale è che mi sono imbattuto in un editore particolare. In quasi due mesi, tra di noi sono successe singolari battaglie, lanci di bicchieri e imprecazioni. Una volta sono arrivato a colpire con violenza il muro di casa. Alla fine mi sono arreso.

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