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Meno di un mese all’Ubud Writers & Readers Festival

L’Ubud Writers & Readers Festival, che si terrà a Bali (Indonesia) dal 5 al 9 ottobre, ha reso noto il proprio programma, con tanto di account Twitter per seguire gli aggiornamenti giorno per giorno.

Ubud, considerata il centro culturale dell’isola di Bali, sarà animata da cinque giornate molto ricche, al di là del programma principale: non solo conferenze ma anche workshop, presentazioni, eventi culturali e due mostre. Alcuni eventi sono gratuiti, altri a pagamento. La lista degli scrittori che a vario titolo interverranno si può vedere qui.

Lo strano caso del Mao Dun Literature Prize

Segnaliamo un’interessante commento sull’ottava edizione del Mao Dun Literature Prize, contrassegnata da non poche polemiche perché otto finalisti su dieci erano presidenti o vicepresidenti di associazioni provinciali di scrittori, ancora molto influenti in Cina. E il Mao Dun è in effetti anche sponsorizzato dall’Associazione nazionale degli scrittori.

Non che le opere finaliste fossero da buttare via, come viene spiegato nella seconda parte dell’articolo, ma in molti hanno messo in discussione la credibilità di un premio del genere.

Festival che vengono cancellati

Doveva tenersi dal 24 al 26 settembre a Srinagar, città indiana del Kashmir, ma l’Harud Literary Festival pochi giorni fa è stato annullato. Una forte campagna di protesta che ha viaggiato soprattutto attraverso Facebook ha spinto gli organizzatori alla cancellazione.

Il motivo è da ricercare nelle intenzioni del Festival di dichiararsi “apolitico”, come si spiega in questo approfondimento su Outlook India. Paradossalmente, questo ha fatto nascere la convinzione che si volesse offrire un’immagine di ostentata normalità dell’area, teatro di storiche tensioni.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata poi la voce, non confermata dagli organizzatori, della presenza di Salman Rushdie, autore che subì una fatwa per il suo romanzo I Versi satanici.

Tè dall’Asia

Asian Cha è nata qualche anno fa come una “fanzine” online. In lingua inglese, da Hong Kong, ospitava giovani poeti locali, ricercatori, critici, qualche storia breve. Il numero di fine luglio, con un focus sulla Cina, è interessante fin dalla foto di copertina.

In particolare segnaliamo la sezione recensioni, la sezione poesia in traduzione con un vasto panorama sulla scena cinese come raramente abbiamo visto, e sopratutto il lungo estratto da Screwed, nuovo romanzo di Han Dong. Han Dong, da Nanchino, è coautore insieme al nostro Zhu Wen del famoso manifesto Rupture della metà anni novanta, oltre che suo riconosciuto maestro.

Il Singapore International Storytelling Festival

Si terrà dal primo al 5 settembre a Singapore l’International Storytelling Festival. Il programma è ricco, e oltre a diverse performance e lezioni si terrà nei giorni 3 e 4 anche l’Asian Congress of Storytellers, con alcuni seminari di approfondimento.

Parallelamente, partirà anche un concorso per gli studenti, che potranno raccontare una storia sul tema del superamento delle differenze, utilizzando anche strumenti digitali.

Il blog va in vacanza per due settimane

Il Giornale della Libreria parla di Metropoli d’Asia

Sul Giornale della Libreria di luglio/agosto segnaliamo un riquadro sulla storia e le attività di Metropoli d’Asia. Lo trovate nella seconda pagina, ma anche il resto è interessante.

Known Turf nella shortlist del Crossword

La nostra Annie Zaidi è entrata con il suo Known Turf nella shortlist del Vodafone Crossword Book Award, il più importante premio letterario indiano, nella categoria non-fiction in inglese.

Le altre categorie riguardano la fiction, le opere tradotte e i libri per bambini. Tutti i libri selezionati in ciascuna shortlist saranno ora sottoposti al voto popolare, che decreterà il vincitore.

River of Smoke

Segnaliamo una recensione di River of Smoke, nuovo romanzo di Amitav Ghosh, secondo capitolo della trilogia dell’ibis (dopo Sea of Poppies). Siamo a metà del XIX secolo, sulle coste di fronte a Canton, dove si incrociano i commerci e le storie di diversi personaggi. Secondo Nandini Krishnan, Ghosh riesce a mettere l’accento sulla rappresentazione di ciò che c’è sullo sfondo, le relazioni commerciali ma anche sociali tra cinesi che guardano partite di cricket e businessmen indiani ed europei, proprio alla vigilia della Guerra dell’oppio.

Bollywood di carta

L’Hindustan Times si concentra su un filone in crescita nella letteratura indiana, ovverosia quello dei libri che riproducono direttamente o indirettamente i temi legati all’industria cinematografica locale, la cosiddetta Bollywood, ormai anche un genere letterario a sé stante.

Vengono proposti diversi esempi di titoli che hanno conosciuto un certo successo, e le case editrici come la Harper Collins riconoscono che i loro libri provenienti da film vendono in genere più che i generi tradizionali. Ad esempio R.D. Burman: The Man and Music è arrivato alla terza ristampa, ma sono molti i libri che stanno raggiungendo buoni risultati.

Hong Kong, tra libri e proteste

Tra pochi giorni, il 20 luglio, inizierà la ventiduesima edizione della Hong Kong Book Fair, con la grande aspettativa di raggiungere il milione di visitatori, superando il già ottimo risultato dell’anno scorso, con 900.000 presenza e più di 500 espositori. Si tratta ormai di uno dei più grandi saloni in Asia, visto con grande interesse anche a livello internazionale. Questo il sito ufficiale.

Intanto nella regione ad amministrazione speciale ci sono recentemente state due proteste, una prettamente politica e una e una una guidata dall’Associazione giornalisti di Hong Kong. Lamentano una diminuzione della libertà di espressione, che sotto la pressione del governo centrale cinese starebbe mettendo in crisi il principio del “Un paese, due sistemi”, che regolò il passaggio dell’ex colonia britannica.

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