Essere Parsi in India

A Mumbai se ne parla e se ne scrive molto. Di Meher Pestonji ho visto una bellissima piece tatrale intitolata Feeding Crows (il titolo gioca ovviamente sulla tradizione della sepoltura all’aria aperta sulle torri del silenzio dove i corpi dei deceduti sono lasciati in pasto ai rapaci, e la comunità parsi non può che fare dell’ironia, sdrammarizzando, sulla scomparsa delle aquile pescatrici e degli avvoltoi nella moderna Mumbai).

Pestonji ha anche pubblicato una bella raccolta di racconti, ambientati nel grande compound lungo Colaba Causeway che è impossibile non notare visitando Bombay – Mumbay: un alto muro e un portale faraonico introducono a una vera e propria piazza sulla quale si affacciano i condomini dove vivono le famiglie parsi, rigorosamente endogamiche.

Cyrus Mistry (Le Ceneri di Bombay, Metropoli d’Asia editore), ci racconta l’insofferenza delle giovani generazioni alla pratica coatta dei matrimoni endogamici (quando si dice che i Parsi si stanno estinguendo si dice in realtà che diminuisce il numero dei Parsi di “razza pura”): Jingo, il protagonista del romanzo è un parsi la cui relazione con una ragazza cattolica lo mette in conflitto con la famiglia, anche se del romanzo questa è una linea narrativa secondaria. Ma non a caso il Jingo scrittore appassionato, furiosamente in caccia dei criminali politico affaristi nella metropoli è un parsi: come tutte le comunità minoritarie i Parsi hanno espresso scrittori, artisti, intellettuali.

Foto: ganuulu

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