Da Cortina di pioggia, di Tew Bunnag

Per pigrizia non mi sono preoccupato di rifornirmi di generi di prima necessità. Quando la ragazza dietro il bancone del 7-Eleven mi ha informato con grande allegria che avevano scorte sufficienti per un anno, ho deciso che non c’era nessuna fretta di prendere precauzioni. Ma pochi giorni prima che le dighe a nord di Bangkok cedessero, un pomeriggio i miei vicini Mae Lien e Nai Pot hanno insistito per trascinarmi fuori con loro, appena in tempo prima che iniziassero le lunghe code e tutti i negozi chiudessero per mancanza di scorte. Mi hanno fatto acquistare una bombola di gas e una grossa confezione di riso, oltre a cibo in scatola, fiammiferi, candele e acqua in quantità sufficiente per varie settimane. Abbiamo accatastato le nostre provviste nel bagagliaio del loro furgone e quando siamo tornati abbiamo trasportato a fatica i sacchetti in cima alle scale. Quel giorno l’atmosfera nel quartiere era ancora festosa: lotte sguazzanti nell’acqua e tante risate, ragazzi che usavano come tavole da surf assi di scarto trovate nel deposito dei container. Il divertimento e i giochi sono cessati quando l’acqua ci è arrivata all’altezza della vita e cani e gatti randagi hanno cominciato a cercare un posto all’asciutto. Sono grato ai miei vicini per la loro premura e la loro lungimiranza. Sono stati la mia salvezza, insieme alla riserva di alcolici che ho cominciato a razionare appena le strade si sono trasformate in fiumi.

Da Cortina di pioggia, di Tew Bunnag

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