Donne in India

Viene a trovarmi in ufficio Urvashi Butalia. È a Milano per l’inaugurazione della mostra Women Changing India, di cui ha pubblicato il catalogo, tradotto anche in italiano, con dei begli interventi di scrittrici note e meno note tra cui la nostra Annie Zaidi, che racconta di una visita a un progetto di microcredito [pdf].

Tanta parte dell’editoria indiana è fatta da donne, ma la sua Zubaan è qualcosa di più: Urvashi è un centro di relazioni, a Delhi. In Italia già sono apparse, dal suo catalogo, Selma, Bulbul Sharma, Baby Helder, e la nostra Shazia Omar. Anjum Hassan, nota più per i suoi interventi su The Caravan ha esordito con lei.

Zubaan è una delle case editrici indipendenti indiane più attiva, un successo anche in termini economici, al punto da riuscire a trovare un legame costante con il gigante Penguin, di cui cura una collana.

Un unico neo: pubblica solo romanzi di donne. Perché, Urvashi? Avresti la forza per importi come editore indipendente di grande risalto se ti aprissi alla narrativa senza distinzioni di genere. È l’editore giusto per intercettare voci giovani, nuove promesse. Dice: è questo ilnostro marchio di fabbrica, non posso tradire il mio pubblico.

Vedremo. A proposito: sta cercando un editore per il catalogo in Italiano (con testi e foto Magnum già acquisite). Si faccia avanti qualcuno.

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