Un’intervista a Xiaolu Guo su Linkiesta

In occasione della visita in Italia di Xiaolu Guo, Linkiesta ha realizzato questa lunga intervista all’autrice di La Cina sono io e 20 frammenti di gioventù vorace, da poco uscito per Metropoli d’Asia.

Oltre che del suo lavoro di scrittrice e regista, si è parlato anche di temi sociali come le migrazioni (per le quali l’autrice propone di utilizzare il termine “movimenti”), argomento che la tocca da vicino essendosi Xiaolu Guo trasferita dalla Cina a Londra da più di 10 anni.

Perché hai scelto di scrivere in inglese? 
Quando sono arrivata in Europa ho vissuto un periodo di sofferenza, come se non avessi voce. Non volevo essere una migrante economica, perché mi sarei privata della mia cultura, volevo essere piuttosto una migrante culturale, che per me significa poter parlare della mia cultura di origine e inserirmi nel mondo intellettuale occidentale.

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