• Chi siamo

    La casa editrice di Andrea Berrini, scrittore e saggista. L’obiettivo: scoprire e tradurre narratori contemporanei asiatici che propongono scritture innovative.
  • Libri

  • Parlano di noi

    • E adesso? su Bnews (Università Bicocca)
    • A Yi e Chan Ho Kei su Alias
    • Da Oggetti smarriti, di Liu Zhenyun
    • Da E adesso?, di A Yi
  • Autori

Tutti i post su cina

Scritture giovanili: Sheng Key, leggerezza, dolori altrui, doufu, uova

Sheng Keyi, con il suo Norhtern Girls e altri sette romanzi. La predilezione di una giovane scrittrice per gli emarginati e lo sconquasso sociale.

(continua su Pagina99)

Letture giovanili, pinguetudine, e corpi (sociali) in trasformazione

Ancora non si vede all’orizzonte una nuova generazione di giovani scrittori che sappia interpretare la malinconia e lo straniamento dei ragazzi cinesi di oggi.

(continua su Pagina99)

Moon Festival a Pechino: dolcetti, scherzetti, amicizia e vita di strada

Profuma dei nostri anni sessanta, la Cina oggi. Il popolare (o popolano?) che resiste alla piattezza impiegatizia. La famiglia allargata, in opposizione agli smartphone.

(continua su Pagina99)

Una rivista letteraria in italiano, dalla Cina

Caratteri, una selezione di racconti tradotti in itailano dalla People’s Literary Review di Pechino.

(continua su Pagina99)

L’editore indipendente che stupisce la Cina

Lu Jinbo, meteora dell’ultimo decennio, ha fondato due case editrici indipendenti (che detta così, in Cina, è una parola grossa). Si è specializzato in bestsellers locali, e non gli importa venderli all’estero: basta il mercato cinese, per diventare ricchi.

(continua su Pagina99)

Di colori al neon, omosessualità, censura, fame e karaoke

L’omosessualità in Cina. Un po’ censurata, un po’ perseguitata, un po’ ignorata. Ma a Shanghai, luogo d’incontro di oriente e occidente, è diverso. Non basta, però, per darci un buon romanzo.

(continua su Pagina99)

Inglese vs cinese: una lettera da Shanghai

Softpower, così lo chiamano. Il confronto tra l’Occidente e la Cina si riflette, sul piano linguistico, nel confronto tra le industrie editoriali che tentano di imporre la propria lingua a livello continentale. Ma sarà meglio provare a capirci, noi e i cinesi.

(continua su Pagina99)

Ou Ning, l’intellettuale cinese che torna alla terra

Poliedrico intellettuale e artista, curatore di mostre d’arte, critico letterario, grafico, propugnatore del Movimento per la Ricostruzione Rurale, Ou Ning ha lasciato Pechino per andare a vivere in uno splendido villaggio tradizionale nel centro della Cina

(continua su Pagina99)

Lo speciale di China Files per Piazza Tiananmen

China Files dedica uno speciale ai 25 anni dai fatti di Piazza Tiananmen. Era il 4 giugno del 1989 quando l’esercito cominciò a sgomberare la piazza dove da tempo si erano radunati soprattutto studenti che chiedevano riforme.

Attraverso otto articoli si cerca di ricordare quei giorni, mettendo proprio l’accento su cosa resta dopo a quegli avvenimenti, e sul rapporto delle autorità con la loro memoria.

Han Han finalista al premio Acerbi

Nel quartetto di finalisti del Premio Acerbi, dedicato alla Cina, c’è anche Han Han, del quale Metropoli d’Asia ha già pubblicato Le tre porte e Verso nord unonoveottootto. E chissà che, in caso di vittoria, non possa essere un’occasione per vederlo in Italia. Insieme a lui Yu Hua, Zhang Jie e Hong Ying.

stepnowski-princess@mailxu.com