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    La casa editrice di Andrea Berrini, scrittore e saggista. L’obiettivo: scoprire e tradurre narratori contemporanei asiatici che propongono scritture innovative.
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Tutti i post su a yi

E adesso? recensito su Asiablog.it

Il sito Asiablog.it ha parlato di E adesso?, di A Yi, ponendo l’accento sulla trama, sul protagonista e sul ritratto della Cina offerto dall’autore.

Crede che la società sia malata, che gli esseri umani non siano altro che cadaveri in decomposizione, e si sente impotente davanti a tutto questo. Solo dopo essere fuggito nell’entroterra, si ferma a considerare le conseguenze delle sue azioni; e non per la vittima o per la madre di lei, che ha perso l’unica figlia, ma per la vita che adesso dovrà lasciarsi alle spalle, una vita tutt’altro che piacevole. Per aggiungere un po’ di brivido alla sua nuova esistenza di fuggiasco, lascia indizi alla polizia, sfidandola a trovarlo. È un gioco al gatto e al topo, in cui lui si vede nella parte dell’agile roditore che sfugge alla cattura. Ma più che un romanzo su una caccia all’uomo, E adesso? è un’indagine psicologica su una mente malata.

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E adesso? consigliato da Andrea Marcelloni su agiChina

Andrea Marcelloni della Libreria Pagina 2, specializzata sull’Oriente, riprende la sua rubrica di segnalazioni letterarie su agiChina e lo fa con E adesso?, il libro di A Yi recentemente pubblicato da Metropoli d’Asia.

Opera prima di un autore che prima di diventare scrittore ha fatto tanti mestieri diversi, compreso il poliziotto, e che quindi conosce la realtà cinese forse meglio di molti altri suoi colleghi, “E adesso?” è un romanzo breve – poco più di cento pagine, lo si può leggere nell’arco di un fine settimana –  strutturato in sedici piccoli capitoli, come se fossero dei mini racconti, in cui viene raccontata la storia di un adolescente che assassina brutalmente e apparentemente senza motivo una ragazza per poi fuggire dalla città, fino alla sua (scontata) cattura, alla conseguente detenzione in carcere con relativo processo.

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Da E adesso?, di A Yi

Con un’arma del genere, la cosa avrebbe assunto un sapore rituale. L’ho messa nella cartella e mi sono confuso tra la folla, però non ho resistito a lungo e ho infilato la mano per far scat-tare la lama. Ta c, usciva, tac, rientrava. Avevo le vertigini. Ero l’angelo della morte e potevo decidere della vita dei passanti. A me toccava scegliere, a loro non restava che sperare nella fortu-na. Tuttavia si ammazza qualcuno se ne vale la pena, e nessuno mi sembrava adatto. Finché mi è venuto incontro un giovane che si sistemava i capelli con un pettine guardandosi intor-no. Era alto circa un metro e ottanta e portava grosse scarpe di cuoio, pantaloni con la piega e una camicia nera attillata, aperta sul petto. Quel tizio allampanato era ridicolo con le sue spalle strettissime che ricordavano una gruccia. Eppure nulla turbava l’alta considerazione che aveva di sé; camminava im-pettito, con un sorriso tirato. Mi sono immaginato che avesse appena ricevuto una promozione e un ufficio, lui che fino al giorno prima era talmente disperato da scoparsi le vedove.
Ci siamo incrociati come due bastoni, come due alberi, e anche se non lo sa, io l’ho ammazzato con il pensiero.

Da E adesso?, di A Yi

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Da E adesso?, di A Yi

Quando si accorgerà che ho svuotato la cassaforte, la zia caccerà un urlo e andrà su tutte le furie; se si dispera, tanto meglio. Se lo merita. Io e i miei non dobbiamo niente allo zio, sono venuto a stare nel capoluogo della provincia grazie a uno scambio di favori, tra i più importanti nella storia del-la famiglia. Quando era ragazzo, mio padre, nonostante fosse più bravo a scuola, aveva lasciato che fosse suo fratello a studiare e lo aveva mantenuto all’università lavorando in miniera, dove poi si era beccato un cancro ai polmoni. Eppure la zia, che prima era una mediocrissima bigliettaia di autobus, è con-vinta che siamo in debito con lei, soltanto perché è nata in città. Quando mi aveva accompagnato a casa loro, mia madre aveva portato in regalo alcuni prodotti locali, che la zia aveva rifiutato con spocchia: «Tienili tu, tienili tu, che non ve la passate bene». «Mia mamma ha molti più soldi di te!» avrei voluto gridare. A quell’epoca avrei preferito suicidarmi, tanto ero a disagio, e me ne stavo tutto il giorno rannicchiato nella veranda. Se facevo la doccia, lei spegneva il gas, e le rare volte che guardavo la tivù, lei camminava avanti e indietro sui suoi tacchi alti. Non mi proibiva di sedermi sul divano, però spolverava appena mi alzavo e, alla minima impronta sul pavimento, passava il mocio, con il gusto con cui un vecchio contadino raccoglie sterco di vacca per concimare.

Da E adesso?, di A Yi

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E adesso? su Valdichiana Oggi

E adesso?, di A Yi, ha ricevuto una recensione dal sito Valdichiana Oggi, all’interno della rubrica L’Angolo del Bibliotecario. Prima di parlare del libro, il curatore della rubrica Andrea Vignini ha speso parole di elogio per il lavoro della nostra casa editrice.

Tra i molti titoli interessanti presenti nel catalogo di Metropoli d’Asia ho scelto un libro cinico, tagliente e in qualche misura anche provocatorio che ha il merito, secondo il mio modesto parere, di mostrare in filigrana le tante contraddizioni della Cina contemporanea, dilaniata dal contrasto tra l’antica tradizione e l’incipiente modernità, tra la miseria delle masse e la ricchezza smodata dei potenti, tra comunismo di facciata e capitalismo invadente.

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Da E adesso?, di A Yi

Oggi mi sono comprato gli occhiali. Ero partito da quelli da sole, ma facevano l’effetto contrario e avrei finito per attirare l’attenzione, perciò ho scelto un normalissimo modello da vista, con le lenti finte, così da passare inosservato. La gente si fida di chi porta gli occhiali.
Ho preso anche il nastro adesivo. L’ho avvolto intorno alla mano per fare una prova e dopo, per toglierlo, ci ho messo un sacco.
Non avevo in programma l’acquisto di vestiti, poi sono entrato in un negozio mosso da pietà. Una cliente carina aveva appena umiliato la proprietaria, una piccoletta sui trent’anni con la faccia simile a un’arancia rinsecchita. Le cose belle piacciono a tutti, e con quell’attività commerciale rivendicava il diritto di essere attraente anche lei. Almeno così ho pensato. Appena ha alzato gli occhi, però, mi sarei mangiato le mani, perché non avevo mai visto uno sguardo più servile e sottomesso. E poi, mi seguiva dappertutto. Ero sul punto di andarmene, quando ha iniziato a parlarmi con la sua voce strana. «Quello che dagli altri paghi più di mille yuan, qui lo porti via a poche centinaia; è la stessa identica merce, ma a un prezzo migliore». Ha preso una T-shirt: «Provala, così vedi come ti sta. Di soldi parliamo dopo». Aveva un tono brusco. Allo specchio, non mi pareva di essere granché diverso; mi sono tolto la maglietta mentre lei commentava: «Ti sta a pennello». «Che modello volevi?» ha aggiunto subito.«Non hai quello che cerco».
Sono uscito.«Prova a dirmi».
«È impossibile».
Mi ha seguito fuori come un cane bastonato. In quel momento ho visto un funzionario che indossava un completo impeccabile, scarpe lucide di cuoio e cartella portadocumenti.
«Ecco, ce l’hai quello?»
«Certo!» ha risposto con un gridolino strozzato.
«Hai anche scarpe e cartella?»
«Ho tutto».
È tornata dentro, tenendomi d’occhio per paura che me ne andassi, e si è messa a rovistare negli scatoloni. Aveva davvero tutto, però la cartella era marrone. Sono andato in camerino, ho indossato il completo e le scarpe, mi sono messo la cartella sotto il braccio e, quando sono uscito per specchiarmi, ho no-tato un tubetto di gel su un tavolo. «Se ne uso un po’, non me lo metterai in conto?» le ho chiesto.
«No, fa’ pure».

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A Yi su Internazionale tra i libri per l’estate

La rivista Internazionale ha scelto 11 libri per l’estate. In compagnia di altri ottimi romanzi viene suggerito anche E adesso?, di A Yi, l’ultimo libro uscito per Metropoli d’Asia, proponendo la recensione ricevuta l’anno scorso sul The Wall Street Journal.

La storia comincia in una piccola città cinese, dove uno studente delle scuole superiori progetta di assassinare una compagna di classe solo per sconfiggere la noia e l’indolenza. E adesso? è un’indagine psicologica su una mente malata. A dare al libro la sua energia non sono la suspense dell’inseguimento e i colpi di scena della trama, ma l’ardore pulsante di questo diciannovenne nichilista.

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Silvia Pozzi, traduttrice di A Yi, intervistata su Quaderni Asiatici

La prima pagina dell’intervista realizzata su Quaderni Asiatici da Maria Tatsos a Silvia Pozzi, docente di Lingua e letteratura cinese all’Università Bicocca di Milano e traduttrice per Metropoli d’Asia.

L’intervista verte sull’autore di E adesso?, A Yi, e si concentra sul suo stile narrativo innovativo e in parte influenzato dalla letteratura straniera. Da qui si è poi parlato delle nuove tendenze della letteratura cinese e della grande passione dei cinesi per la lettura.

E adesso? segnalato sulla rivista del Touring Club Italiano

Touring, la rivista del Touring Club Italiano, ha segnalato E adesso?, di A Yi, con toni di notevole apprezzamento per il romanzo.


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Metropoli d’Asia acquisisce i diritti per il prossimo libro di A Yi

A Yi ha concesso i diritti del suo secondo romanzo inedito, Wake up at 9, a Metropoli d’Asia per il forte legame di amicizia che lo lega alla casa editrice, dopo la pubblicazione di E adesso?.

Il romanzo uscirà nel 2017 in contemporanea con la Cina ed è stato già acquistato da One WORLD per l’edizione in lingua inglese per tutto il mondo.


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