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    La casa editrice di Andrea Berrini, scrittore e saggista. L’obiettivo: scoprire e tradurre narratori contemporanei asiatici che propongono scritture innovative.
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La somma delle nostre follie su Liberi di scrivere

Il sito Liberi di scrivere ha recensito La somma delle nostre follie, il libro di Shih-Li Kow uscito l’anno scorso per Metropoli d’Asia, parlando soprattutto della trama e dei personaggi che la animano.

Lubak Sayong è un mondo a tratti surreale, posizionato nella penisola di Perak, in Malesia. In esso si mescolano vite e personaggi diversi, come sono differenti le storie protagoniste narrate nel romanzo La somma delle nostre follie della scrittrice Shih-Li Kow, edito in Italia da Metropoli d’Asia. L’universo umano raccontato dalla Kow è un misto di realtà e stramberie, perché i diversi personaggi si trovano catapultati in situazioni e ambienti che hanno sì tratti reali ma, spesso, le condizioni nelle quali i vari protagonisti si trovano sembrano essere fuori dalla norma.

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Oggetti smarriti recensito da Sul Romanzo

Il sito Sul Romanzo ha parlato di Oggetti smarriti, l’ultimo romanzo di Metropoli d’Asia dell’autore Liu Zhenyun, portandoci dentro la struttura del libro e approfondendo alcuni elementi della narrazione.

Per leggere Oggetti smarriti, il romanzo dello scrittore cinese Liu Zhenyun, non lasciatevi intimorire dalla difficoltà di orientarsi tra personaggi dai nomi esotici: superate le prime pagine, nelle quali conosciamo alcuni esemplari del sottobosco malavitoso di Pechino, l’intreccio di vite e truffe diventa chiaro e avvincente.

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Xiaolu Guo su D – la Repubblica delle donne

Xiaolu Guo, autrice per Metropoli d’Asia di 20 frammenti di gioventù vorace e La Cina sono io, interviene su D – la Repubblica delle donne riguardo alla politica del figlio unico in Cina, alla luce della sua recente abolizione. L’autrice ne ricorda inizialmente la reale applicazione tra città e campagna, riflettendo su temi più ampi legati all’ambiente e alla sostenibilità.

Kim Young-ha intervistato da Junko Terao per Internazionale

Junko Terao di Internazionale ha intervistato Kim Young-ha, autore con Metropoli d’Asia del recente Memorie di un assassino. Si è parlato soprattutto del rapporto tra Corea del Sud e Corea del Nord, anche in relazione alle vicende personali dell’autore e a quelle vissute dai protagonisti dei suoi romanzi.

Metropoli d’Asia ha pubblicato dello stesso autore anche Ho il diritto di distruggermi e L’impero delle luci.

Memorie di un assassino su Contorni di Noir

Il sito Contorni di Noir ha parlato di Memorie di un assassino, di Kim Young-ha, mettendo in luce diversi aspetti della trama e e del protagonista, e giudicandolo un «libro interessante, che sfugge a qualsiasi etichettatura».

Protagonista della storia è Kim Pyongsu. Arrivato alla soglia dei settant’anni, a seguito dell’inesorabile avanzamento dell’Alzheimer, non ricorda più nulla di sé, se non qualche barlume di lucidità in cui si ricorda di aver ucciso una ventina di persone nel corso della sua vita, a cominciare da suo padre.

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Oggetti smarriti, di Liu Zhenyun

Il protagonista di questo pirotecnico romanzo si chiama Liu Yuejin, è emigrato a Pechino dalla provincia dello Henan, fa il cuoco nella mensa di un cantiere e cerca di raggranellare qualche soldo in più facendo la cresta sulla spesa. Il denaro non è mai abbastanza, anche perché Liu Yuejin deve mantenere il figlio, di cui ha voluto l’affidamento dopo che la moglie lo ha lasciato per mettersi con un suo ex compagno di scuola, commerciante di liquori contraffatti. Quest’ultimo gli ha sottoscritto un pagherò di sessantamila yuan come risarcimento in cambio della moglie, cifra che Liu Yuejin dovrebbe poter incassare a breve e sulla quale conta per ricostruirsi una vita e conquistare Ma Manli, una stravagante parrucchiera di cui si è innamorato. Purtroppo, uno scippatore gli ruba il marsupio, che contenevail certificato di divorzio e il pagherò, e Liu Yuejin, allo scopo di recuperarlo, chiede dapprima aiuto alla polizia ma, visto che nessuno gli dà retta, tramite un suo amico entra in contatto con l’ambiente della mala pechinese per decidere, alla fine, dicercare il ladro in autonomia. Dopo mille peripezie lo individua, lo segue e assiste al suo furto in una villa. Lo blocca mentre scappa, sorpreso dai proprietari dell’abitazione, e quello si difende tirandogli dietro una borsetta che ha appena rubato. All’interno c’è una chiavetta USB che contiene dei filmati compromettenti su un giro di donne e tangenti che coinvolge personaggi influenti. I ruoli si capovolgono e Liu Yuejin comincia a essere braccato da varie figure tra le quali Fratello Cao, capo di una potente banda di malavitosi; Faccia blu, che gli aveva rubato il marsupio e che ora rivuole la borsetta; due investigatori privati al soldo di committenti diversi, insomma una ridda di personaggi maggiori e minori intorno ai quali la storia si sviluppa seguendo un ritmo quasi frenetico, in un susseguirsi di colpi di scena e smascheramenti, di gag esilaranti e conseguenze drammatiche.

«Un poliziesco intricato e cupo… La rete di inganni, finzioni e tradimenti che Liu Zhenyun costruisce nel suo romanzo ambizioso e complesso dà origine a una descrizione mirabile del mondo della malavita» Publishers Weekly

«I lettori apprezzeranno questa immersione nella Cina urbana e la parodia efficace e spassosa dell’avido capitalismo di oggi» Booklist

«Era arrivato dallo Henan sei anni prima. A Pechino non lo legava un sentimento di affetto, ci era venuto per guadagnare e anche per allontanarsi dal luogo in cui aveva sofferto, ma anche un pezzo di ferro si riscalda, se tenuto sul cuore per sei anni. Ormai sognava più spesso di essere a Pechino che nello Henan. Sapeva che un giorno se ne sarebbe andato; nel bene o nel male dipendeva da quanti soldi avrebbe guadagnato, ma non avrebbe mai pensato di dover fuggire perché quel posto gli sarebbe potuto costare la vita. Una situazione che, a pensarci bene, non si era sviluppata in sei anni ma negli ultimi dieci giorni. Aveva perso un marsupio e trovato una borsetta, poi la situazione era cambiata. Gli era già successo in passato, ma di solito era una bazzecola che si ingrandiva o un’enormità che si sgonfiava. In sostanza, la natura essenziale non si modificava, una formica poteva diventare un’altra formica o tutt’al più trasformarsi in una mosca. Ma in questo caso la formica era diventata una tigre che, a un tratto, si era voltata e si era avventata su di lui. In quarant’anni di vita, a Liu Yuejin non era mai capitato. Aveva perso unmarsupio e ora rischiava di perdere la vita. Non riusciva ancora a capacitarsene».

Traduzione di Patrizia Liberati

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Andrea Berrini su Radio 2 per parlare di Xiaolu Guo

Su Radio 2, all’interno della trasmissione Ovunque6, l’editore di Metropoli d’Asia Andrea Berrini ha parlato con Natasha Lusenti della trama, della struttura e di alcuni aspetti autobiografici di Xiaolu Guo nel suo ultimo libro che abbiamo pubblicato, 20 frammenti di gioventù vorace.

Clicca qui per ascoltare o scaricare la puntata (l’intervento di Andrea Berrini è nella seconda parte del 15 novembre, e parte al minuto 21:20)

Memorie di un assassino recensito su Il Blog di Pupottina

Il Blog di Pupottina ha dedicato una recensione lusinghiera a Memorie di un assassino di Kim Young-ha, recentemente pubblicato da Metropoli d’Asia, soffermandosi in particolare sul ruolo del protagonista del romanzo Kim Pyŏngsu.

Un fantastico romanzo che ho adorato dalla prima all’ultima pagina. È un brevissimo romanzo biografico, un memoriale molto particolare, poiché il protagonista, Kim Pyŏngsu, è affetto da Alzheimer e i suoi ricordi, annotati e registrati costantemente sul suo taccuino o sul nastro, anche nell’arco della narrazione tendono a sparire. Perciò, in alcuni momenti, sono i lettori ad avere le idee più chiare del protagonista e questo è un effetto insolito, ma particolare e gradito.

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Xiaolu Guo e il Premio Acerbi sulla Gazzetta di Mantova

Sulla Gazzetta di Mantova si ripercorre la cerimonia di consegna del Premio Acerbi 2015, andato nella sezione della Letteratura Giovane a Xiaolu Guo che lo ha ritirato personalmente. L’autrice cinese residente a Londra ha pubblicato con Metropoli d’Asia La Cina sono io e il più recente 20 frammenti di gioventù vorace.

Ancora una volta il Premio Acerbi dimostra di essere un appuntamento atteso dal pubblico e da tutti di appassionati di letteratura. Ieri pomeriggio in Municipio a Castel Goffredo erano in tanti a seguire la presentazione del volume XVIII dei “Quaderni del Premio Letterario Giuseppe Acerbi”, dedicato quest’anno alle letterature cinesi.

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Kim Young-ha intervistato sul Venerdì di Repubblica

Brunella Schisa ha intervistato sul Venerdì di Repubblica Kim Young-ha, autore del recente Memorie di un assassino, in occasione della sua visita in Italia. Oltre che del libro, si è parlato anche del suo rapporto con la Corea del Sud e i suoi cambiamenti.

twersky_billi@mailxu.com shandleylavern@mailxu.com