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    La casa editrice di Andrea Berrini, scrittore e saggista. L’obiettivo: scoprire e tradurre narratori contemporanei asiatici che propongono scritture innovative.
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L’uomo panda, l’Alfa gialla, lo scrittore, l’editore

E’ inverno e ci sono tre personaggi a Chaoyang. Quattro, contando l’Alfa gialla. Cinque, contando anche il panda che…

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Xiaolu Guo intervistata da Corriere TV

In occasione del suo tour in Italia, l’autrice di La Cina sono io, Xiaolu Guo, è stata anche intervistata dalla webtv del Corriere della Sera.

Ha raccontato della nascita del libro e della sua idea del rapporto dell’arte con il dibattito politico, sottolineando come gli artisti non possano considerarsene immuni, ma che possano trovare anche nei regimi più duri la capacità di esprimersi.

Zhu Wen su agiChina

Sul sito di agiChina era apparso tempo fa un ritratto di Zhu Wen, autore di due dei primi libri pubblicati da Metropoli d’Asia: Dollari, la mia passione e Se non è amore vero allora è spazzatura. Soprattutto di quest’ultimo si parla nell’articolo.

Si tratta di un romanzo particolare, diverso da quanto generalmente leggiamo da autori della sua generazione. A differenza di quasi tutti gli scrittori che hanno vissuto la Rivoluzione Culturale, infatti, Zhu Wen non scrive del passato e del periodo maoista, ma si concentra esclusivamente sul presente e sulla vita nelle grandi metropoli cinesi.

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La ragazza del karaoke su L’Ebbrezza della Cultura

Recuperiamo un’articolata recensione di qualche tempo fa del libro La ragazza del karaoke, di Claire Tham, apparsa sul blog L’Ebbrezza della Cultura.

Uscito in Italia il 25 giugno, “La ragazza del karaoke” (titolo originale: The Inlet), edito dalla casa editrice Metropoli d’Asia, non è solo un thriller. Ispirato ad un fatto di cronaca realmente avvenuto, questo romanzo mira più a scavare nella vita dei personaggi coinvolti nella vicenda principale, piuttosto che puntare esclusivamente alla risoluzione del mistero della morte della vittima, ragion per cui preferisco definirlo un thriller psicologico.

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La somma delle nostre follie segnalato da Elle

Il libro di Metropoli d’Asia La somma delle nostre follie, di Shih-Li Kow, ha ricevuto una recensione sul sito di Elle.

Se volete sapere perché La somma delle nostre follie, romanzo della scrittrice malese Shih-Li Kow, abbia proprio questo titolo, dovete arrivare all’ultimo capitolo per scoprirlo. Ma già dalle prime pagine, non è difficile intuirlo. Siamo in Malesia a Lubok Sayong, un paesino di diecimila anime che non c’entra niente con la sfavillante e moderna Kuala Lumpur, né con Langkawi e le altre mete malesi da cartolina, che attirano turisti da ogni angolo del mondo.

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Xiaolu Guo intervistata da Il Garantista

Xiaolu Guo, autrice di La Cina sono io, è stata intervistata su Il Garantista, parlando del suo rapporto con la Cina, della sua formazione e delle sue influenze letterarie.

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La Cina sono io segnalato da Trentino e Alto Adige

Il libro di Xiaolu Guo La Cina sono io è stato segnalato dai giornali Trentino e Alto Adige.

Censura in Cina, scrittori ingessati, soldini per tutti, facciamo qualcosa?

La censura sulla produzione letteraria stirnge il suo cerchio. E contemporaneamente il Governo cinese inonda di contributi gli editori all’estero. Risultato: narrazioni addomesticate, castrate. Come dobbiamo comportarci?

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Xiaolu Guo su La Stampa

La Stampa dedica un lungo articolo a La Cina sono io, di Xiaolu Guo, parlando soprattutto della sua visione sulla Cina, dai diritti umani alla censura, all’atteggiamento attuale della società nei confronti della politica.

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La Cina sono io segnalato su Wired

In un ampio articolo su Wired dedicato a tre romanzi che parlano di minacce alla privacy, è stato segnalato tra questi anche La Cina sono io, di Xiaolu Guo.

Dal realismo alla realtà, il serrato controllo da parte delle autorità nei confronti della libertà di espressione è cosa comune in molte parti del mondo. Se ne parla in modo potente ne “La Cina sono io”, romanzo-denuncia della scrittrice Xiaolu Guo (edizioni Metropoli d’Asia).

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