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    La casa editrice di Andrea Berrini, scrittore e saggista. L’obiettivo: scoprire e tradurre narratori contemporanei asiatici che propongono scritture innovative.
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Tutti i post su società

La scuola più grande del mondo

Si trova in India – e forse la cosa non stupisce -, più precisamente a Lucknow, capitale dell’Uttar Pradesh. La City Montessori School utilizza il Metodo Montessori, e quest’anno raggiungerà i 45.000 iscritti.
La cosa sembra però non turbare particolarmente docenti e dirigenti, che nei loro 20 campus riescono anzi a mantenere un buon livello didattico, testimoniato anche dagli scambi internazionali a cui la scuola partecipa.

Via: @InfoCresud| @michelemazzone

Il TIME intervista Ai Weiwei

Segnaliamo un’intervista di qualche giorno fa del TIME ad Ai Weiwei, in occasione dell’inaugurazione della mostra a lui dedicata a Washington, alla cui inaugurazione l’artista cinese non ha potuto partecipare.
Si parte proprio dal tema della libertà in Cina, per poi toccare altri argomenti legati ad alcuni episodi della sua vita e alla sua attività di artista. L’articolo è corredato da diversi link di approfondimento.
Nota: non viene citato Mo Yan e la sua vittoria al Nobel per la letteratura, perché l’intervista è precedente. L’opinione di Ai Weiwei sul tema la potete trovare qui.
Via: @freeaiww

Foto da Taipei

taiwan-scatti
Avevamo già linkato un video di Iconoclasta su un quartiere di Taipei. Ecco invece delle gallerie di foto che mostrano, raggruppate (il che è abbastanza una grande idea), varie scene di vita quotidiana, architettura, prodotti, insegne, situazioni provenienti da quei luoghi.

Una notte in libreria, a Taipei

taiwan-libreria

Di notte, Taipei può offrire anche una libreria sempre aperta. L’ha visitata asiamonamour, e sembra che alle 3 di notte fosse molto affollata, sia di persone che di libri di tutti i genere, alcuni anche tradotti in inglese.

Fa parte della catena Eslite, e questo è il loro sito ufficiale.

Un’intervista a Han Han

Il Wall Street Journal ha intervistato Han Han in occasione della traduzione in inglese di un libro contenente i post del suo blog (ne avevamo detto qui in occasione della cancellazione del tour americano di presentazione).

Si parla di vari temi legati alle sue attività, ma non mancano accenni alla situazione della censura in Cina, e a quel “soft power” legato alla diffusione di prodotti culturali cinesi nel mondo, che Han Han vede con un certo scetticismo.

Tra le altre cose, in uno dei passaggi Han Han dice che uno dei massimi fraintendimenti degli occidentali rispetto alla Cina è quello di pensare che i cinesi non comprendano il mondo occidentale.

L’esercito in sari rosa

Su China Files si parla della Gulabi Gang, un gruppo di donne indiane che lottano contro le ingiustizie sociali, soprattutto quelle di genere.
Protagoniste di azioni anche spettacolari e in alcuni casi anche violente, l’esercito può contare su un’organizzazione presente sopratutto nel nord del paese, formata da 20.000 unità e con addirittura un ufficio di rappresentanza a Parigi.

Libri che agitano la Chiesa cattolica indiana

Outlook India parla di alcuni libri, soprattutto biografie di ex suore, con storie dai conventi indiani che per usare un eufemismo sarebbero ben lontane da come uno si potrebbe aspettare.

La rottura del silenzio potrebbe portare alla luce nuove testimonianze, ma d’altro canto c’è chi critica la mancanza di riferimenti a fatti e persone precisi, invitando a concentrarsi su quella parte di preti e suore che svolgono il proprio lavoro seriamente.

Le parole “delicate” del cinese e il loro lessico

China Digital Times parla della “parola della settimana”, in questo caso “porcellana delicata”, ma quello che più conta è che è una di quelle provenienti dal Grass-Mud Horse Lexicon, che si potrebbe tradurre come il “lessico dell’alpaca”, ma c’è anche qui tutta una storia per la quale rimandiamo all’apposita pagina su Wikipedia.

Si tratta di una specie di linguaggio parallelo e allegorico per aggirare la censura. La cosa interessante da vedere è l’archivio di tutte queste parole e espressioni, curato dallo stesso China Digital Times.

Della questione delle sensitive words aveva indirettamente parlato anche Han Han, quando era stato candidato e poi inserito nella lista delle persone più influenti del pianeta secondo Time.

L’Operazione Silgerh

Outlook India dedica ampio spazio all’Operazione Silgerh, nata per colpire i naxaliti ma in cui sono morte 18 persone probabilmente estranee al conflitto. Il lungo articolo si chiude con sei domande e risposte, o meglio domande rimaste aperte.

Ricordiamo anche la recente intervista dello stesso giornale alla scrittrice Arundhati Roy, dove si era parlato di politica e gruppi militanti.

Han Han su Shifang

Han Han ha scritto un post sulle proteste di Shifang, legate l’apertura di una industria chimica potenzialmente inquinante.

L’autore critica la polizia del governo per aver disperso la folla violentemente, ma è interessante un passaggio in cui paragona il popolo cinese a delle aragoste: si adattano a qualsiasi circostanza, e anche se hanno dei potenti artigli sono facili da pugnalare alle spalle. Sorprese, indietreggiano, e finiscono nelle tavole dei ricchi e dei potenti che dicono: non male, forse un po’ piccanti.

Questa volta, però, le aragoste si sono difese bene perché a quanto pare hanno impedito i lavori.

Per approfondire: China takes aim at rotten regions (Asia Times Online)

guenin_darrick@mailxu.com