Si trova in India – e forse la cosa non stupisce -, più precisamente a Lucknow, capitale dell’Uttar Pradesh. La City Montessori School utilizza il Metodo Montessori, e quest’anno raggiungerà i 45.000 iscritti.Via: @InfoCresud| @michelemazzone
Si trova in India – e forse la cosa non stupisce -, più precisamente a Lucknow, capitale dell’Uttar Pradesh. La City Montessori School utilizza il Metodo Montessori, e quest’anno raggiungerà i 45.000 iscritti.Via: @InfoCresud| @michelemazzone
http://www.metropolidasia.it/blog/?p=3183
Segnaliamo un’intervista di qualche giorno fa del TIME ad Ai Weiwei, in occasione dell’inaugurazione della mostra a lui dedicata a Washington, alla cui inaugurazione l’artista cinese non ha potuto partecipare.http://www.metropolidasia.it/blog/?p=3119

Avevamo già linkato un video di Iconoclasta su un quartiere di Taipei. Ecco invece delle gallerie di foto che mostrano, raggruppate (il che è abbastanza una grande idea), varie scene di vita quotidiana, architettura, prodotti, insegne, situazioni provenienti da quei luoghi.http://www.metropolidasia.it/blog/?p=3110

Di notte, Taipei può offrire anche una libreria sempre aperta. L’ha visitata asiamonamour, e sembra che alle 3 di notte fosse molto affollata, sia di persone che di libri di tutti i genere, alcuni anche tradotti in inglese.
Fa parte della catena Eslite, e questo è il loro sito ufficiale.
http://www.metropolidasia.it/blog/?p=3036
Il Wall Street Journal ha intervistato Han Han in occasione della traduzione in inglese di un libro contenente i post del suo blog (ne avevamo detto qui in occasione della cancellazione del tour americano di presentazione).
Si parla di vari temi legati alle sue attività, ma non mancano accenni alla situazione della censura in Cina, e a quel “soft power” legato alla diffusione di prodotti culturali cinesi nel mondo, che Han Han vede con un certo scetticismo.
Tra le altre cose, in uno dei passaggi Han Han dice che uno dei massimi fraintendimenti degli occidentali rispetto alla Cina è quello di pensare che i cinesi non comprendano il mondo occidentale.
http://www.metropolidasia.it/blog/?p=2984
Su China Files si parla della Gulabi Gang, un gruppo di donne indiane che lottano contro le ingiustizie sociali, soprattutto quelle di genere.http://www.metropolidasia.it/blog/?p=2953
Outlook India parla di alcuni libri, soprattutto biografie di ex suore, con storie dai conventi indiani che per usare un eufemismo sarebbero ben lontane da come uno si potrebbe aspettare.
La rottura del silenzio potrebbe portare alla luce nuove testimonianze, ma d’altro canto c’è chi critica la mancanza di riferimenti a fatti e persone precisi, invitando a concentrarsi su quella parte di preti e suore che svolgono il proprio lavoro seriamente.
http://www.metropolidasia.it/blog/?p=2783
China Digital Times parla della “parola della settimana”, in questo caso “porcellana delicata”, ma quello che più conta è che è una di quelle provenienti dal Grass-Mud Horse Lexicon, che si potrebbe tradurre come il “lessico dell’alpaca”, ma c’è anche qui tutta una storia per la quale rimandiamo all’apposita pagina su Wikipedia.
Si tratta di una specie di linguaggio parallelo e allegorico per aggirare la censura. La cosa interessante da vedere è l’archivio di tutte queste parole e espressioni, curato dallo stesso China Digital Times.
Della questione delle sensitive words aveva indirettamente parlato anche Han Han, quando era stato candidato e poi inserito nella lista delle persone più influenti del pianeta secondo Time.
http://www.metropolidasia.it/blog/?p=2765
Outlook India dedica ampio spazio all’Operazione Silgerh, nata per colpire i naxaliti ma in cui sono morte 18 persone probabilmente estranee al conflitto. Il lungo articolo si chiude con sei domande e risposte, o meglio domande rimaste aperte.
Ricordiamo anche la recente intervista dello stesso giornale alla scrittrice Arundhati Roy, dove si era parlato di politica e gruppi militanti.
http://www.metropolidasia.it/blog/?p=2764
Han Han ha scritto un post sulle proteste di Shifang, legate l’apertura di una industria chimica potenzialmente inquinante.L’autore critica la polizia del governo per aver disperso la folla violentemente, ma è interessante un passaggio in cui paragona il popolo cinese a delle aragoste: si adattano a qualsiasi circostanza, e anche se hanno dei potenti artigli sono facili da pugnalare alle spalle. Sorprese, indietreggiano, e finiscono nelle tavole dei ricchi e dei potenti che dicono: non male, forse un po’ piccanti.
Questa volta, però, le aragoste si sono difese bene perché a quanto pare hanno impedito i lavori.
Per approfondire: China takes aim at rotten regions (Asia Times Online)
http://www.metropolidasia.it/blog/?p=2730