• Chi siamo

    La casa editrice di Andrea Berrini, scrittore e saggista. L’obiettivo: scoprire e tradurre narratori contemporanei asiatici che propongono scritture innovative.
  • Libri

  • Parlano di noi

    • A Yi e Chan Ho Kei su Alias
    • Ayu Utami su Alias
    • Annie Zaidi e la guerra
    • L’impero delle luci segnalato su Internazionale
  • Autori

Tutti i post su società

La cucina in Cina

Un post di Itariajin sulla cucina cinese, argomento vasto ma che viene trattato con un piglio enciclopedico e didascalico che permette di farsi un’idea, anche grazie di diversi link a corredo delle descrizioni. Tutti piatti, come molti probabilmente sapranno, generalmente diversi da quelli proposti dai ristoranti cinesi in Italia. Viene inoltre segnalata la guida Chinese Food & Drink, su Travel China Guide.

La classe media asiatica raccontata da China Files

È appena uscito un numero speciale di China Files solo per iPad, realizzato in collaborazione con il manifesto. Si può scaricare gratuitamente da questo indirizzo, e ha come argomento la classe media asiatica. Prossimo appuntamento il 22 luglio, con un numero dedicato all’urbanizzazione.

Al suo interno potete trovare anche la recensione di L’impero delle luci, di Kim Young-ha, appena pubblicato da noi, e un articolo di Annie Zaidi.

Castismo e razzismo in India

Anne Zaidi parte da un episodio personale, un’offerta di cibo in treno con l’assicurazione che provenisse da persone di una casta alta, per poi sviluppare qualche riflessione più generale (qui in italiano) sul sistema delle caste e sul razzismo, e su quanto sia razzista l’India.

Il “castismo” è una forma di razzismo? Secondo l’autrice sì, che si stupisce di come il primo sia considerato dalla società una sorta di razzismo soft.

Il rapporto di Pen International sulla Cina

L’organizzazione Pen International, che si occupa della difesa della libertà di espressione, ha presentato recentemente il suo rapporto intitolato Creativity and Constraint in Today’s China, che sulla base di un arco di lavoro di cinque anni cerca di fare il punto sulla situazione in Cina da questo punto di vista.

Il rapporto tocca molti punti caldi del dibattito su questi temi, concentrandosi poi anche sul ruolo della Rete e su come le cose stanno lentamente cambiando, seppur in un arco di tempo abbastanza ristretto.

Via: Le vie dell’Asia

Amruta Patil su Marie Claire

Marie Claire ha chiesto a diverse donne indiane un’opinione riguardo la condizione femminile attuale, anche alla luce delle recenti reazioni agli ultimi episodi di violenza sessuale. Tra loro anche Amruta Patil, autrice con Metropoli d’Asia di Nel cuore di Smog City.

Come sta Liu Xia

Il blog ParteCineseParteNopeo racconta dell’ultima uscita pubblica di Liu Xia, moglie del premio Nobel per la pace 2010 Liu Xiaobo, agli arresti dal 2009. Costretta agli arresti domiciliari, nonostante non sia formalmente accusata di nessun reato, nel corso di un trasferimento in tribunale è riuscita  a gridare: «Dite a tutti che non sono libera. Nessuno è libero».

I nuovi musei in Cina

Il New York Times si concentra sulla crescita del numero dei musei in Cina, che nel 2011 ha visto 390 inaugurazioni, assestandosi l’anno successivo su un numero simile. La maggior parte delle nuove aperture riguarda i musei d’arte, soprattutto cinese, nelle grandi città. I progetti sono spesso privati, ma stanno aumentando quelli supportati dallo stato.

Via: @chinafile

Le vedove in India

The Post Internazionale racconta la situazione delle vedove in India, emarginate dopo la morte dei loro mariti e costrette a vivere in povertà. Lo spunto è la prima festa dei colori organizzata per loro nella città di Vrindavan, dove tradizionalmente si rifugiano.

Poster di propaganda per bambini

Su CinaOggi, si può vedere una interessante raccolta di immagini con 41 poster cinesi di propaganda provenienti dal passato, indirizzati a bambini e adolescenti.

I matrimoni tardivi in Cina

Il sito Tea Leaf Nation dà conto di un dibattito in Cina, soprattutto online, sul tema dell’età delle future spose, e di come dai 23 anni (25 per gli uomini) i matrimoni siano considerati “tardivi”, includendo quindi da quest’anno anche le ragazze nate nel 1990.

Il tema si intreccia anche con la politica del figlio unico, dal momento che le amministrazioni hanno per questo motivo da sempre incoraggiato i matrimoni tardivi, ma questo aspetto potrebbe ora essere rivisto per non favorire un’eccessiva riduzione della popolazione.

eskaf_lyn@mailxu.com taranto@mailxu.com melching-perry@mailxu.com coaxum_rhu kagle.azzie