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    La casa editrice di Andrea Berrini, scrittore e saggista. L’obiettivo: scoprire e tradurre narratori contemporanei asiatici che propongono scritture innovative.
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Il primo festival del Nepal

Si è da poco concluso il Kathmandu Literary Jatra, prima edizione di un festival nepalese che è riuscito a raccogliere un discreto numero di autori locali e internazionali. È stata in particolare un’occasione di incontro tra autori che scrivono in inglese e autori in lingua locale.

Tra i “nomi” del festival William Dalrymple e Mohammed Hanif, e anche la nostra Shazia Omar, autrice di Come un diamante nel cielo che è intervenuta in tre sessioni per parlare di dipendenza dalle droghe, argomento di un suo lavoro, di mercato editoriale e di “rappresentazione e autenticità”.

Il nuovo numero di Out of Print, con Annie Zaidi

Segnaliamo l’uscita dell’edizione di settembre di Out of Print, rivista online indiana di racconti brevi che con questo numero celebra il suo primo anniversario.

Le storie, tradotte in inglese e disponibili gratuitamente sul sito, spaziano su vari temi soprattutto legati a società e rapporti interpersonali. Tra queste anche un racconto di Annie Zaidi, che uscirà con il suo Known Turf a gennaio per Metropoli d’Asia.

Han Han e il sistema scolastico cinese

Una lettura che può essere interessante suggerire in questo periodo è un vecchio post di Han Han sull’abolizione dei temi scolastici, pubblicato nel 2008 in una raccolta di pezzi tratti dal suo blog, e tradotto in italiano da China-Files. Interessante perché in Le Tre Porte, il primo romanzo di Han Han uscito da qualche giorno in Italia pubblicato da Metropoli d’Asia, lo sfondo della narrazione è proprio nel sistema scolastico cinese.

Nella prima parte del post di Han Han sono evidenti alcune critiche a un sistema didattico che «non permette di esprimere le idee», ma la seconda parte è forse anche più gustosa nell’analizzare più in generale l’attività della scrittura (imposta) in rapporto alla lettura, «molto più utile di tanti temi scolastici che indeboliscono le capacità di scrittura e intervengono anche sul tuo subconscio».

Foto: Tricia Wang 王圣捷

Amruta Patil in Italia

Alcuni appuntamenti nei quali sarà possibile incontrare Amruta Patil. Il primo è domenica 2 ottobre alle 11,30 a Ferrara, all’interno del Festival di Internazionale. Con lei il disegnatore indiano Sarnath Banerjee e il belga Denis Deprez, e la moderazione dello storico e critico dell’immagine Ferruccio Giromini. Chiaramente consiglamo anche di dare un’occhiata più generale al programma del festival, come sempre ricchissimo di spunti interessanti.

Il mini-tour prosegue il 5 ottobre, alle 18, con una presentazione a Firenze della graphic novel Nel cuore di Smog City, nello spazio culturale Ganzo in via dei Macci 85r. Introduce l’evento Cinzia Zanfini.

In più, una piccola anticipazione dell’Asiatica Film Mediale, festival del cinema asiatico di Roma che presenterà tra poco il suo programma: Amruta Patil interverrà il 20 ottobre nella sezione Asia di Carta, di nuovo con Sarnath Banerjee.

Nel cuore di Smog City, di Amruta Patil

Rassegna Han Han: China-Files e Sky Tg24

Seconda parte degli articoli pubblicati finora su Le Tre Porte.

China-Files, con un articolo apparso anche su Sky Tg24, ha ripercorso in un approndimento alcune tappe della vita e della carriera di Han Han, ricordando come Le Tre Porte sia stato il libro di maggior successo in Cina negli ultimi vent’anni. Su Caratteri Cinesi hanno pubblicato anche il primo capitolo e la postfazione:

Han Han è secondo nella lista del 2010 delle persone più influenti stilata dai lettori di Time, è corteggiato dal New York Times e apprezzato dall’artista dissidente Ai Weiwei che lo definisce un ragazzo “coraggioso, con le idee chiare, attivo e di spirito” il cui avvenire sarà quello del “becchino”. E cioè di chi metterà una pietra sopra a tutti gli scrittori e gli artisti che lo hanno preceduto. A differenza di molti suoi colleghi, in patria non è mai stato censurato. È un rallista, un blogger, un latin lover, uno scrittore e un editore.

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Rassegna Han Han: Corriere della Sera, Affaritaliani

Prima parte di una serie di articoli pubblicati finora sull’uscita di Le Tre Porte.

Il Corriere della Sera, con Marco Del Corona, aveva già da fine agosto dedicato un approfondimento a Han Han, alle sue attività letterarie e non, e ovviamente anche a Le Tre Porte:

Un anno fa, di questi tempi, doveva uscire il secondo numero della sua rivista. Ma aspettare sarebbe stato inutile, e Han Han lo sapeva. Un anno dopo, il nuovo Party non è ancora stato pubblicato né lo sarà mai. Editori in fuga, un’epidemia di prudenza, senza neanche bisogno della censura. Han Han se lo aspettava, l’aveva intuito quando debuttò la sua creatura, racconti e saggi ben impaginati, e il gusto di prendere a schiaffi una discreta quantità di convenzioni. Party è rimasto un numero unico.

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Affaritaliani ha parlato in un lungo articolo del libro, pubblicandone anche un’anticipazione:

Cina, fine anni ’90. Lin Yuxiang è un quindicenne che sembra avviato a una luminosa carriera. Nel suo percorso attraverso le tre porte di accesso agli studi superiori, però, dovrà scontrarsi con coetanei servili, professori corrotti e personaggi strampalati ed esilaranti, per trovare il proprio posto nel mondo: quello degli adolescenti ma anche quello, contraddittorio, della Cina postcomunista, a noi quasi del tutto sconosciuto. Che in questo romanzo di formazione “accidentata” è ritratto con uno sguardo nuovo, lucido e sarcastico: quello del blogger Han Han, a soli 28 anni ai vertici della classifica di Time Magazine, considerato più influente di Obama.

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Aspettando Han Han: il “bad boy” della letteratura cinese

A un giorno dall’uscita di Le Tre Porte, ripeschiamo un profilo di Han Han scritto dal Time poco meno di due anni fa. E qui si parla proprio di Triple Doors, sottolineando l’ingresso di Han Han nella scena letteraria cinese come di un cambiamento generazionale, uno dei simboli dei giovani “post Anni 80″, figli del boom economico e meno interessati alla politica.

Nonostante una buona dose di spavalderia ed esuberanza giovanile (ad esempio: Han Han dice di non leggere romanzi da anni), su alcuni punti emerge anche un certo realismo. È quando si parla di politica che Han Han si fa più prudente, e di questo aspetto abbiamo già avuto modo di parlare. Non prevede cambiamenti epocali nel futuro della Cina, seppur considerando impellenti le questioni legate alla libertà di parola e culturale, e ammettendo che il futuro appartiene a quelli della sua generazione.

A questo proposito, ma su un fronte più “letterario”, di lui Ai Weiwei ha detto che è “coraggioso, lucido, dinamico e divertente”, indicandolo come il “becchino” che manderà in pensione i vecchi scrittori e artisti.

Ricordiamo poi che lo stesso Time ha inserito nel 2010 Han Han nella lista delle 100 persone più influenti dell’anno.

Foto: Wikipedia

Aspettando Han Han: “ ”

Due virgolette, con uno spazio dentro. In questo modo Han Han, consigliato di rispettare l’embargo imposto dalle autorità cinesi sulla notizia del Premio Nobel per la pace a Liu Xiaobo, commentò l’evento.

Un aneddoto che ci dice qualcosa in più sul personaggio, anche quando non dice niente.

Arriva il Singapore Writers Festival

Dopo l’International Storytelling Festival, appena concluso, un evento letterario molto più importante interesserà Singapore nei prossimi tempi.

Il Singapore Writers Festival, arrivato con quest’anno alla quattordicesima edizione, che come sempre è importante passerella per scrittori asiatici (indiani e cinesi su tutti), e per la giovane e fresca narrativa locale, capce di raccontare un paese piccolo (4 milioni di abitanti) ma singolare per la sua immutata capacità di fare da hub culturale per la regione intera.

Colpisce la varietà di tipi di eventi diversi che interesseranno le giornate, come si può vedere da questa pagina: incontri, conversazioni e pranzi con autori, workshop eccetera. Non manca poi un premio, in questo caso riservato a racconti brevi e poesia: due generi che continuano a rappresentare il piatto forte della scena letteraria di Singapore.

Da segnalare anche due tour guidati nel National Museum of Singapore, e due reading serali che accompagneranno opere in prestito dal Museo d’Orsay di Parigi. E un workshop sul lavoro editoriale tenuto da alcuni dei nomi più importanti del sud Est asiatico.

Questa la lista degli autori presenti.

I 20 anni di The Hindu Literary Review

Considerato l’unico supplemento letterario di un giornale, in India, l’Hindu Literary Review compie 20 anni. Ci saranno quindi festeggiamenti speciali all’interno di Lit for Life, l’evento annuale sponsorizzato dal giornale.

Gli appuntamenti sono per il 25 settembre a Nuova Delhi, e per il 29 e 30 ottobre a Chennai. In questa seconda sede avverrà anche la premiazione dell’Hindu Literary Prize, dedicato a romanzi e storie brevi sia in inglese che tradotti da altre lingue indiane. Qui il programma completo (pdf).

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