Per problemi legati al visto, gli Stati Uniti potrebbero espellere i professori che attualmente operano negli Istituti Confucio locali. Secondo alcuni dietro questa operazione si nasconde il timore di un’”invasione culturale”. Gli Istituti Confucio operano anche a supporto di diverse università, e il blocco delle loro attività potrebbe ripercuotersi sull’attività accademica.
Brevi: Gli Istituti Confucio senza professori
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Brevi: L’ambasciatore americano e i suoi redditi
Interrogato dal Beijing Daily sui propri redditi, l’ambasciatore americano a Pechino Gary Locke ha risposto dettagliatamente alle velate accuse, che sono in questo modo diventate un boomerang. In molti infatti, soprattutto online, hanno notato come la stessa trasparenza non sia riscontrabile nei dirigenti e funzionari pubblici cinesi.
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Nominare la Rivoluzione culturale
Il New York Times si sofferma su una frase del primo ministro cinese Wen Jiabao, che in una dichiarazione di un paio di mesi fa aveva affermato che se il paese fallirà il processo di riforme, si rischia una nuova “Rivoluzione culturale“.
L’articolo, scritto da Lijia Zang, parla di come il tema sia una sorta di tema tabu in Cina, e si eviti di tirarlo in ballo nelle discussioni pubbliche. Secondo l’autrice, la Rivoluzione culturale è avvenuta perché in un contesto non democratico, ed è su questo punto che le riforme dovrebbero puntare, cosa che però a suo modo di vedere non avverrà neanche nel prossimo ricambio della classe dirigente cinese.
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Brevi: Wu Ying sfugge alla pena di morte
L’Alta corte dello Zhejiang ha annullato la condanna a morte dell’imprenditrice cinese Wu Ying, accusata di frode. La pena verrà molto probabilmente commutata in ergastolo. La storia aveva creato un certo scalpore, soprattutto sul Web. Nel 2006 Wu Ying era risultata la settima donna più ricca della Cina.
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Brevi: Chen Guangcheng negli Stati Uniti
Chen Guangcheng è giunto negli Stati Uniti, dove lavorerà come ricercatore universitario. Al suo arrivo ha ringraziato non solo il governo americano, ma anche quello cinese, secondo alcuni per evitare ritorsioni verso i propri familiari. Per parte della stampa cinese l’intera storia è stata esagerata dai media occidentali.
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Brevi: Uno smartphone da 1000 yuan (100 euro)
Lo ha lanciato Baidu, già leader nel settore della ricerca online in Cina. Sarà quindi molto indirizzato a chi naviga su Internet, in particolare i giovani. Si prevede inoltre che anche altre aziende possano seguire questa strada.
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Han Han a Taiwan
Senza pubblicizzare la cosa fino all’ultimo momento, Han Han si è recato a Taiwan per partecipare a un Forum organizzato dalla rivista Yuan Jian.
Con l’occasione, Han Han ha incontrato anche il presidente di Taiwan Ma Ying-jeou. Ecco qui in basso un resoconto più dettagliato in traduzione da questo articolo:
Il noto scrittore cinese Han Han si trova a Taiwan per la prima volta per partecipare a un Forum indetto dalla rivista Yuan Jian. Il presidente Ma lo ha accolto personalmente sottolineando il piacere di incontrarlo. Nel 2010 Han Han è stato eletto dal “Time” una delle persone più influenti del pianeta. Viene considerato blogger di fama acclamata e opinion leader di spicco in Cina continentale. Questo suo viaggio è stato mantenuto segreto, temendo che la notizia del suo arrivo a Taiwan potesse creare dei problemi.
Lo scrittore Han Han si è presentato al palazzo presidenziale con una giacca presa in prestito, una camicia non abbottonata completamente e con ai piedi un paio di scarpe casual marroni, per un appuntamento con il presidente Ma Ying-Jiu. Opinion leader di fame conclamata, è stato accolto dal presidente stesso con una stretta di mano e con le parole “è un piacere, ho sentito parlare molto di lei”.
Il presidente Ma ha poi aggiunto: “milioni di cittadini cinesi possono vedere su Internet lo svolgimento e i risultati delle elezioni presidenziali e legislative di Taiwan”.
Per quanto l’incontro fosse abbastanza informale, non è stato reso noto fino all’ultimo momento. La rivista Yuan Jian, che ha indetto il Cross-Strait Dividend Forum, ha funto da intermediario organizzando l’incontro del presidente con i partecipanti al suddetto Forum. Il nome di Han Han assieme ad altri partecipanti è stato mantenuto segreto fin dopo l’incontro con il presidente, il quale, all’arrivo di Han Han, ha detto che l’autore avrebbe sicuramente avuto molte idee da condividere con tutti i presenti.
Proprio nel momento critico del caso di Chen Guangcheng nella Repubblica Popolare Cinese, l’entourage presidenziale e lo scrittore stesso hanno preferito non divulgare troppo la notizia per non creare ulteriori scompigli.
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Un’intervista a Han Han
Il Financial Times ha incontrato di recente Han Han (autore con Metropoli d’Asia di Le tre porte).
Nell’intervista si parla approfonditamente di diversi aspetti legati alla politica e alla possibilità di riforme in Cina, e come spesso accade è anche ricca di una serie di elementi di contorno.
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Un parco divertimenti “pirata”, in Cina
Che tutti i parchi tematici cerchino chi più chi meno di rifarsi al modello di Disneyland è cosa nota, così come che la Cina sia uno dei paesi con il più alto tasso di pirateria nel mondo.
Unendo queste due cose è venuto fuori World Joyland, che si trova vicino a Shanghai ed è stato definito “parco delle contraffazioni” perché ripropone in maniera sfacciata parti di architettura e tematizzazione prese da altri parti, compresi i personaggi e i gadget in vendita nei negozi (anche se poi, sempre di Made in China si tratta).
Foto: The Theme Park Guy
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Zhu Wen
Zhu Wen mi aveva accolto con molti onori. Arrivato a Pechino per la mia prima volta, io ero l’unico editore straniero che avesse deciso di tradurre e pubblicare Dollari la mia Passione (ci fu anche un’edizione francese, ma solo un paio d’anni dopo: Metropoli d’Asia apriva la strada).
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