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    La casa editrice di Andrea Berrini, scrittore e saggista. L’obiettivo: scoprire e tradurre narratori contemporanei asiatici che propongono scritture innovative.
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Tutti i post su libri

Yeng Pway Ngon citato su L’Eco di Bergamo

In un articolo sulla chiusura dell’edizione 2014 del Festivaletteratura di Mantova, L’Eco di Bergamo ha citato tra gli eventi più interessanti l’incontro con Yeng Pway Ngon, autore per Metropoli d’Asia di L’atelier.

(clicca sull’immagine per ingrandirla)

Yeng Pway Ngon sul Secolo XIX

In occasione della recente tournée in Italia di Yeng Pway Ngon, autore per Metropoli d’Asia di L’atelier, il Secolo XIX ha avuto modo di incontrarlo e di intervistarlo.

(clicca sull’immagine per ingrandirla)

Yeng Pway Ngon in Italia

Yeng Pway Ngon, autore per Metropoli d’Asia di L’atelier, sarà in Italia per partecipare il 5 settembre al Festivaletteratura di Mantova (qui maggiori informazioni) e il 7 settembre alla Festa dell’Unità di Bologna.

Cortina di pioggia sul Corriere della Sera

Cortina di pioggia, di Tew Bunnag, è stato segnalato in questo articolo di Marco Del Corona sul Corriere della Sera. Vengono riportate anche alcune considerazioni dell’autore sull’idea di scrivere in inglese e sulle sue influenze letterarie.

La ragazza del karaoke sul Corriere Adriatico

Il nuovo libro di Metropoli d’Asia La ragazza del karaoke, di Claire Tham, ha ricevuto una segnalazione sul Corriere Adriatico.

Cortina di pioggia sul blog di Lorenzo Mazzoni

Lorenzo Mazzoni, che segue sempre con attenzione le nostre uscite sul suo blog ospitato da Il Fatto Quotidiano, si è occupato anche di Cortina di pioggia, di Tew Bunnag.

In una megalopoli che sembra sul punto di implodere da un momento all’altro, satura del lezzo dei canali di scolo, dell’inquinamento acustico e dell’immoralità endemica della classe dirigente si svolge la storia raccontata in Cortina di pioggia, di Tew Bunnag, poliedrico e cosmopolita scrittore thailandese, edito da Metropoli d’Asia e tradotto in italiano da Monica Martignoni.

(continua a leggere sul blog di Lorenzo Mazzoni)

Segnalazioni per La ragazza del karaoke

Le segnalazioni ricevute su giornali e blog da La ragazza del karaokeromanzo di Claire Tham da pubblicato da Metropoli d’Asia.

Qui di seguito i link alle rispettive pagine:

- Blog di Lorenzo Mazzoni (il Fatto Quotidiano)

- Asia blog

- Leggere a lume di candela

- Asia Literary Review

- L’Ebbrezza della Cultura

- Gioia!

- Trentino e Alto Adige

- Elle

ThrillerPages

- Contorni di Noir

- Letteratura Horror

- Paperblog 

- Libri in pantofole

- Gli amanti dei libri 

- Chicchi di pensieri

 

 

 

La ragazza del karaoke, di Claire Tham

Poche settimane fa ho scritto un articolo per una rivista online di Singapore. In mezzo a tante altre cose ho scritto: quando, amici miei di Singapore, nascerà nel vostro paese il nuovo J.G. Ballard asiatico? Quando il nuovo Carver? Quando Singapore ci darà un grande romanzo sull’orrore suburbano?

La rivista è gestita da poeti, alcuni dei quali laureati a Oxford, e i poeti scrivono poesie, non romanzi. Ci si trovano anche molti racconti, come è tipico di questo strano paese, città stato di cinque milioni di abitanti, enclave finanziaria legata all’Occidente – e ai suoi capitali più sporchi, si mormora – che sembra emergere letterariamente sul terreno del racconto breve piuttosto che sulla narrazione più distesa del romanzo. I miei amici poeti hanno avuto un piccolo sobbalzo: e perché? Perché proprio noi dovremmo dare al mondo il Ballard asiatico?

Perché questa città racchiusa in sè stessa, dove una dittatura paraimprenditoriale in graduale alleggerimento governa come un Grande Fratello la vita di tre milioni di famiglie di impiegati, quella di un milione di immigrati ai quali sono destinati i lavori manuali, e quella di quasi un milione di ricchi imprenditori o rentier (Singapore è lo stato con la maggior densità per metro quadro al mondo di Lotus, Ferrari, Maserati, Aston Martin e Bentley), sembra un esperimento in vitro che sarebbe stato bene in un romanzo di fantascienza degli anni settanta.
Il suo popolo è la cavia di un mondo futuro (almeno in questa parte del continente asiatico) che sarebbe meraviglioso poter dissezionare con la penna di un grande autore. Quando chiesero a Ballard perché aveva tanto interesse per il ceto medio e per le aree residenziali extraurbane (il suburb) lui rispose: perché questo è il luogo del conflitto, il conflitto che non si vede.
La ragazza del Karaoke della giovane avvocatessa Claire Tham non è ancora il romanzo che attendo. Ma lei ha esordito con una raccolta di racconti intitolata: Fascist Rock, Stories of Rebellion che è tutto un programma, e aveva già provato a cimentarsi con una dimensione più lunga (Skimming). E il giallo (thriller, mistery, noir? un po’ tutte queste cose insieme) che ne è venuto fuori questa volta funziona. Gli ingredienti ci sono tutti: la ragazza cinese immigrata che lavora nel locale a luci rosse, il giovane manager rampante, e sopratutto l’ambientazione: un compound come ne stanno nascendo a grappoli a Singapore, luogo chiuso e recintato dove nelle residenze di lusso…
Suspence. Basti dire che la storia che racconta Claire Tham è una storia vera, avvenimento di cronaca nera che ha tenuto banco sulle pagine dello Straits Times di Singapore per mesi. E che Claire Tham si è guadagnata un certo numero di ammiratori tra i miei amici poeti, e un gran numero di nemici e detrattori dentro ai compound.

Ho il diritto di distruggermi su Le vie dell’Asia

Il blog di Marco Del Corona Le vie dell’Asia, ospitato all’interno del sito del Corriere della Sera, ha dedicato spazio a Ho il diritto di distruggermi, di Kim Young-ha. Il libro viene messo in relazione con Io ci sarò, di Shin Kyung-sook.

sono libri distanti, a cominciare dai tempi d’uscita e dal profilo degli autori, ma colgono rispettivamente due snodi storici cruciali della Corea del Sud, due fasi che l’hanno resa quella che è ora: la crisi finanziaria degli anni Novanta e la tormentata transizione da una sequenza di dittature fascistoidi alla democratizzazione degli anni Ottanta. Entrambi i romanzi contribuiscono a restituire visioni del Paese accomunate da un pessimismo a intensità variabile al quale è possibile reagire in modi diversi.

(continua a leggere su Le vie dell’Asia)

L’impero delle luci recensito sul blog di Lorenzo Mazzoni

Una recensione di L’impero delle luci, di Kim Young-ha, sul blog dello scrittore Lorenzo Mazzoni ospitato da Il Fatto Quotidiano.

Pubblicato nel 2006, il romanzo rappresenta una delle opere di spicco di un autore originale e provocatorio. Il protagonista, Kim Kiyong, proprietario di una piccola società d’importazione di film stranieri, inizia una sua tipica, banalissima giornata di lavoro. Come sempre si è svegliato in orario, i suoi affari vanno a gonfie vele e la famiglia lo adora. Tutto inizia nella più opprimente delle routine, ma, appena arriva in ufficio, basta un messaggio nella sua casella di posta a infrangere l’illusione di questa apparente normalità

(continua a leggere sul blog di Lorenzo Mazzoni)

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