• Chi siamo

    La casa editrice di Andrea Berrini, scrittore e saggista. L’obiettivo: scoprire e tradurre narratori contemporanei asiatici che propongono scritture innovative.
  • Libri

  • Parlano di noi

    • A Yi e Chan Ho Kei su Alias
    • Ayu Utami su Alias
    • L’impero delle luci segnalato su Internazionale
    • Metropoli d’Asia sulla Rivista Tradurre
  • Autori

Tew Bunnag e il 19° colpo di stato in Thailandia

Riprendiamo questo articolo su Le vie dell’Asia, il blog del Corriere della Sera curato da Marco del Corona. Si parla del recente colpo di stato in Thailandia, raccogliendo alcuni commenti di Tew Bunnag, autore per Metropoli d’Asia di Il viaggio del Naga e del più recente Cortina di pioggia.

Dietro a un apparente fatalismo di trovarsi di fronte al 19° colpo di stato, e quasi un’altrettanto apparente ironia, la situazione è in realtà vista con grande preoccupazione dallo scrittore: «penso che stavolta, visto l’ampio e profondo cambiamento nella consapevolezza politica in seno alla società dall’altro colpo di Stato le conseguenze saranno più serie. E inquetanti».

Cortina di pioggia come metafora della Thailandia

In questo articolo del Bangkok Post si parla di Cortina di pioggia (Curtain Of Rain il titolo in inglese), appena uscito per Metropoli d’Asia, sottolineando come il testo rappresenti un’allegoria della situazione politica tailandese, in particolare per i riferimenti al suo stato di perenne crisi.

L’articolo sottolinea poi come anche lo sviluppo dei personaggi di Tew Bunnag riprende i profondi contrasti e divisioni tra classi tipici della società tailandese.

Cortina di pioggia, di Tew Bunnag

Ho sempre dichiarato con orgoglio che i romanzi di Metropoli d’Asia li scelgo sul posto. A  Bombay, incontrando  editor e giornalisti, ho scoperto chi erano Kiran Nagarkar e Cyrus Mistry, Annie Zaidi e Raj Rao.  Nelle librerie indiane ho trovato la graphic novel di Amruta Patil .  E  sono volato fino a Seoul e Pusan per sapere  chi fosse Kim Young­-ha, o  a  Kuala Lumpur per ascoltare durante un reading lungo una giornata un brano di  Malesia Blues, scritto da quell’incallito bluesman e inventore di locali underground che è Brian Gomez.

La libreria di Yeng Pway Ngon è meta dei miei pellegrinaggi a Singapore, per non parlare degli autori di Pechino, dove ho speso dodici mesi nell’ultimo anno e mezzo ­e le soprese arriveranno presto – e di questi incontri mi piace scriverne sul mio blog Indirettadallasia: mi interessano le persone, e soprattutto le persone che raccontano in forma scritta.

Voglio vivere in quest’Asia in travolgente trasformazione, voglio vivere con i piedi  ben  piantati  nel  timelapse  che sconvolge la personalità dei più giovani e  allontana  da  sé  i più  anziani. Ma che sicuramente  produce scrittori che, discostandosene di un tratto, rinchiudendosi dentro al bianco di una pagina, possono raccontarlo.

Produce cortocircuiti anche quando, come nel caso di Tew Bunnag,  per  la prima e finora l’ultima volta  mi  trovo a pubblicare un autore che mi è stato proposto mentre sedevo alla mia scrivania a Milano, da un giornalista italiano – Massimo Morello, di cui consiglio la  lettura dell’ottimo blog, Bassifondi, da Bangkok – che è poi stato il traduttore del primo romanzo da noi pubblicato, Il viaggio del Naga. Cortocircuiti dicevo: coincidenze strane. Quel primo romanzo conteneva una  spruzzatina  di  realismo  magico,  il  Naga,  dio serpente che simboleggia l’acqua e la vendetta della natura sugli uomini: la complessa vicenda che vedeva tra i protagonisti un ex attrice, un artista, un monaco spretato, uno scrittore, si concludeva come in una catarsi con la catastrofica alluvione che sommergeva Bangkok.

Scritto due anni prima, nelle mani di Morello in quell’autunno in cui stavo di stanza a Singapore. Preparavo dunque lo sbarco in città, volevo incontrare autore, traduttore e scenario del romanzo, e mi fermò l’alluvione: quella vera. Quella che Bunnag, per qualche suo motivo, aveva saputo intuire dentro al suo romanzo, che aveva chiuso l’aeroporto e bloccato la città. Così come dentro al suo romanzo – e a questo più recente Cortina di Pioggia, in uscita contemporaneamente in Italia e in UK, presentato in gran pompa alla London Book Fair – ci stanno gli scontri politici da le due fazioni (allora i rossi e i blu, ora la situazione è più complicata) che fanno della Tailandia il paese più turbolento – ma preferirei scrivere: turbato – dell’Asia del Sud e dell’Est in questo momento.

Tew Bunnag avrà sicuramente raccontato di sé nell’intervista che precede questa mia nota. Mi sembra l’uomo giusto per guardare il suo paese con distacco e restituircelo con verità. Erede di una delle famiglie più importanti del paese, con un pedigree che lo avvicina alla famiglia reale, è il figlio che ha scelto di voltare le spalle alla propria condizione. Uomo mite, timido, che parla come fosse costretto ogni volta a spezzare una sua cortina di silenzio, maestro di Tai Chi Chuan, collaboratore attivo di numerose ong, avulso dalle logiche del potere, per molti mesi dell’anno in esilio volontario in Spagna, ce ne rende una cifra sconosciuta, a noi consumatori occidentali di turismo e tropicalità esotica. Ci parla delle persone, degli individui. Che è quello che dovrebbe fare ogni scrittore autentico.

ACQUISTA IL LIBRO ONLINE | ACQUISTA L’EBOOK SCONTATO

Biblio sull’urbanizzazione in India

L’ultimo numero di Biblio: A Review of Books è dedicato all’India e alle sue trasformazioni urbane, oltre a una serie di altri contenuti come di consueto suddivisi tra fiction e non fiction.

I vari saggi possono essere letti solo registrandosi, mentre per altri occorre acquistare il numero, e trattano sia dei grandi centri urbani che della vita nelle città satellite e in quelle più piccole.

Han Han finalista al premio Acerbi

Nel quartetto di finalisti del Premio Acerbi, dedicato alla Cina, c’è anche Han Han, del quale Metropoli d’Asia ha già pubblicato Le tre porte e Verso nord unonoveottootto. E chissà che, in caso di vittoria, non possa essere un’occasione per vederlo in Italia. Insieme a lui Yu Hua, Zhang Jie e Hong Ying.

Doppiozero: Cina: visto, non visto

Nel suo ultimo articolo su Doppiozero, Andrea Berrini parla delle nuove regole per ottenere un visto non turistico per la Cina, adesso molto più ristrette e difficili rispetto a poco tempo fa.

A questo corrisponde anche una fase di stretta sulla censura, e anche nella società sembra che da un sentimento di euforia iniziale verso i nuovi visitatori occidentali si stiano iniziando ad affacciare diffidenze e piccole intolleranze.

Sullo sfondo dell’aereo scomparso

L’aereo scomparso lo scorso 8 marzo diventa un’occasione per parlare più in generale della Malesia, della sua storia e della sua situazione attuale, in questo articolo del New York Times.

In particolare, tutta la vicenda avrebbe evidenziato alcuni errori nella gestione del governo, e anche la crescente influenza della Cina, rispetto alla quale la Malesia è attualmente il terzo partner commerciale dell’Asia.

Kim Young-ha nella nuova onda coreana

Il settimanale Left ha dedicato un articolo alla letteratura coreana e alla sua nuova generazione di scrittori, anche alla luce dell’uscita del libro La letteratura coreana, di Maurizio Riotto, docente all’Università Orientale di Napoli.

Proprio in chiusura dell’articolo, viene citato anche Kim Young-ha, del quale Metropoli d’Asia ha appena pubblicato Ho il diritto di distruggermi.

Un’intervista a Cyrus Mistry

La rivista online Earthen Lamp Journal ha intervistato Cyrus Mistry, recente vincitore del DSC Prize 2014.

Si parla della sue esperienza come scrittore, del rapporto con il fratello (Rohinton Mistry), e chiaramente dell’ispirazione e del lavoro su Le torri del silenzio (Chronicle of a Corpse Bear il titolo originale).

L’Indonesia a Francoforte

Questo articolo del Jakarta Globe fa il punto sulla situazione della letteratura dell’Indonesia, anche in considerazione della sua nomina come paese ospite nell’edizione 2015 della Frankfurt Book Fair.

Per assicurare la partecipazione è stato predisposto un programma governativo, corredato anche da un blog per seguire la marcia di avvicinamento all’evento.

Uno dei problemi principali riguarda la traduzione dei romanzi esistenti in tedesco o in inglese, operazione che alcuni giudicano sia partita troppo tardi e che comunque è solo un primo passo verso l’avvio di una commercializzazione dei volumi su quei mercati.

Via: @AndreaPira

revillebobette@mailxu.com amaviscabecki@mailxu.com