• Chi siamo

    La casa editrice di Andrea Berrini, scrittore e saggista. L’obiettivo: scoprire e tradurre narratori contemporanei asiatici che propongono scritture innovative.
  • Libri

  • Parlano di noi

    • A Yi e Chan Ho Kei su Alias
    • Ayu Utami su Alias
    • L’impero delle luci segnalato su Internazionale
    • Metropoli d’Asia sulla Rivista Tradurre
  • Autori

Amruta Patil in Italia

Alcuni appuntamenti nei quali sarà possibile incontrare Amruta Patil. Il primo è domenica 2 ottobre alle 11,30 a Ferrara, all’interno del Festival di Internazionale. Con lei il disegnatore indiano Sarnath Banerjee e il belga Denis Deprez, e la moderazione dello storico e critico dell’immagine Ferruccio Giromini. Chiaramente consiglamo anche di dare un’occhiata più generale al programma del festival, come sempre ricchissimo di spunti interessanti.

Il mini-tour prosegue il 5 ottobre, alle 18, con una presentazione a Firenze della graphic novel Nel cuore di Smog City, nello spazio culturale Ganzo in via dei Macci 85r. Introduce l’evento Cinzia Zanfini.

In più, una piccola anticipazione dell’Asiatica Film Mediale, festival del cinema asiatico di Roma che presenterà tra poco il suo programma: Amruta Patil interverrà il 20 ottobre nella sezione Asia di Carta, di nuovo con Sarnath Banerjee.

Nel cuore di Smog City, di Amruta Patil

Rassegna Han Han: China-Files e Sky Tg24

Seconda parte degli articoli pubblicati finora su Le Tre Porte.

China-Files, con un articolo apparso anche su Sky Tg24, ha ripercorso in un approndimento alcune tappe della vita e della carriera di Han Han, ricordando come Le Tre Porte sia stato il libro di maggior successo in Cina negli ultimi vent’anni. Su Caratteri Cinesi hanno pubblicato anche il primo capitolo e la postfazione:

Han Han è secondo nella lista del 2010 delle persone più influenti stilata dai lettori di Time, è corteggiato dal New York Times e apprezzato dall’artista dissidente Ai Weiwei che lo definisce un ragazzo “coraggioso, con le idee chiare, attivo e di spirito” il cui avvenire sarà quello del “becchino”. E cioè di chi metterà una pietra sopra a tutti gli scrittori e gli artisti che lo hanno preceduto. A differenza di molti suoi colleghi, in patria non è mai stato censurato. È un rallista, un blogger, un latin lover, uno scrittore e un editore.

Continua a leggere su China-Files

Rassegna Han Han: Corriere della Sera, Affaritaliani

Prima parte di una serie di articoli pubblicati finora sull’uscita di Le Tre Porte.

Il Corriere della Sera, con Marco Del Corona, aveva già da fine agosto dedicato un approfondimento a Han Han, alle sue attività letterarie e non, e ovviamente anche a Le Tre Porte:

Un anno fa, di questi tempi, doveva uscire il secondo numero della sua rivista. Ma aspettare sarebbe stato inutile, e Han Han lo sapeva. Un anno dopo, il nuovo Party non è ancora stato pubblicato né lo sarà mai. Editori in fuga, un’epidemia di prudenza, senza neanche bisogno della censura. Han Han se lo aspettava, l’aveva intuito quando debuttò la sua creatura, racconti e saggi ben impaginati, e il gusto di prendere a schiaffi una discreta quantità di convenzioni. Party è rimasto un numero unico.

Continua a leggere su Le Vie dell’Asia – Corriere.it

Affaritaliani ha parlato in un lungo articolo del libro, pubblicandone anche un’anticipazione:

Cina, fine anni ’90. Lin Yuxiang è un quindicenne che sembra avviato a una luminosa carriera. Nel suo percorso attraverso le tre porte di accesso agli studi superiori, però, dovrà scontrarsi con coetanei servili, professori corrotti e personaggi strampalati ed esilaranti, per trovare il proprio posto nel mondo: quello degli adolescenti ma anche quello, contraddittorio, della Cina postcomunista, a noi quasi del tutto sconosciuto. Che in questo romanzo di formazione “accidentata” è ritratto con uno sguardo nuovo, lucido e sarcastico: quello del blogger Han Han, a soli 28 anni ai vertici della classifica di Time Magazine, considerato più influente di Obama.

Continua a leggere su Affaritaliani

Han Han in Occidente

Le Tre Porte, poco dopo la sua uscita, fu tradotto in francese e pubblicato, ma gli editori di altri paesi europei o nordamericani si dichiararono non interessati, nonostante i due milioni di copie cartacee vendute in Cina, a cui vanno aggiunti i download, legali e non, da Internet, dove il romanzo era circolato per diversi mesi acquisendo notorietà e divenendo il primo fenomeno di culto per i giovani cinesi.

A dieci anni di distanza Han Han viene acquistato da Simon & Shuster, inizia la sua collaborazione con il New York Times, e gli editori europei cominciano a leggersi i suoi lavori più recenti. Dopo Le Tre Porte infatti sono venuti altri sei romanzi.

A Pechino una giovane editor mi ha detto: “Io sono cresciuta con Han Han. Mi sono divorata Le Tre Porte a ventanni, e ne ho parlato con I miei coetanei, come facevamo tutti allora: era il nostro idolo”. Il romanzo di formazione del giovane Yuxiang, alle prese con il sistema scolastico cinese tanto burocratico e arretrato, quanto paradossalmente votato all’insegnamento della competizione e del carrierismo richiesti oggi a un giovane cinese, è il manifesto di una generazione che non ha vissuto né il maoismo né la primavera di Piazza Tienanmen, ma si trova di fronte semplicemente un paese che non capisce, o che non si fa capire.

È un paese che Han Han sferza dal suo blog: corruzione, inefficienze, indifferenza generalizzata. Verrebbe da utilizzare il termine: cattiveria. È la stessa cattiveria dei compagni di scuola di Han Han, che lo accompagnano nel suo percorso con le loro piccinerie e stravaganze, pronti a prostrarsi di fronte al potere e alle convenzioni.

Ma Han Han non salva neppure il suo Yuxiang: partecipe delle sue disavventure, simpatetico quanto può esserlo un autore con un personaggio nato dalla propria autobiografia, ce ne mostra l’ingenuità sorretta da una vitalità quasi disperata. Quel ragazzo è fuori come un balconcino, direbbe Han Han se fosse italiano. Eppure ha forza, determinazione, tenacia. E potrebbe sfangarla, dunque: come Han Han. E verrebbe da dire: quante similitudini con l’Italia, dunque!

Visitando Shanghai per la prima volta, chiesi se esisteva una giovane voce capace di raccontare l’ultima generazione, cresciuta nella Cina dello sviluppo e del mercato, un autore capace di confrontarsi con questi feticci. Sorprendentemente il nome di Han Han veniva fatto dagli scrittori più vicini all’establishment, come dalle voci dissonanti.

Han Han, fustigato al momento dell’uscita di Le Tre Porte dal mondo accademico, è oggi portato in palma di mano dall’Associazione degli Scrittori di Shanghai. D’altro canto, di lui parla con ammirazione un dissidente puro come Ai Weiwei, che era uno dei principali collaboratori della rivista letteraria che Han Han cercò di lanciare un anno fa, subito chiusa dalla censura.

Non si può rinchiuderlo in uno schema, Han Han. Rifugge dagli stereotipi, che sono, appunto, l’oggetto del suo scherno in Le Tre Porte. Tanto artefatti sono i gerghi degli strampalati, ma reali, personaggi che lo popolano, quanto corrosiva la loro storia e la traiettoria di Yuxiang. Un giovane studente cinese, ma anche un giovane studente in generale.

Aspettando Han Han: il “bad boy” della letteratura cinese

A un giorno dall’uscita di Le Tre Porte, ripeschiamo un profilo di Han Han scritto dal Time poco meno di due anni fa. E qui si parla proprio di Triple Doors, sottolineando l’ingresso di Han Han nella scena letteraria cinese come di un cambiamento generazionale, uno dei simboli dei giovani “post Anni 80″, figli del boom economico e meno interessati alla politica.

Nonostante una buona dose di spavalderia ed esuberanza giovanile (ad esempio: Han Han dice di non leggere romanzi da anni), su alcuni punti emerge anche un certo realismo. È quando si parla di politica che Han Han si fa più prudente, e di questo aspetto abbiamo già avuto modo di parlare. Non prevede cambiamenti epocali nel futuro della Cina, seppur considerando impellenti le questioni legate alla libertà di parola e culturale, e ammettendo che il futuro appartiene a quelli della sua generazione.

A questo proposito, ma su un fronte più “letterario”, di lui Ai Weiwei ha detto che è “coraggioso, lucido, dinamico e divertente”, indicandolo come il “becchino” che manderà in pensione i vecchi scrittori e artisti.

Ricordiamo poi che lo stesso Time ha inserito nel 2010 Han Han nella lista delle 100 persone più influenti dell’anno.

Foto: Wikipedia

Aspettando Han Han: “ ”

Due virgolette, con uno spazio dentro. In questo modo Han Han, consigliato di rispettare l’embargo imposto dalle autorità cinesi sulla notizia del Premio Nobel per la pace a Liu Xiaobo, commentò l’evento.

Un aneddoto che ci dice qualcosa in più sul personaggio, anche quando non dice niente.

Arriva il Singapore Writers Festival

Dopo l’International Storytelling Festival, appena concluso, un evento letterario molto più importante interesserà Singapore nei prossimi tempi.

Il Singapore Writers Festival, arrivato con quest’anno alla quattordicesima edizione, che come sempre è importante passerella per scrittori asiatici (indiani e cinesi su tutti), e per la giovane e fresca narrativa locale, capce di raccontare un paese piccolo (4 milioni di abitanti) ma singolare per la sua immutata capacità di fare da hub culturale per la regione intera.

Colpisce la varietà di tipi di eventi diversi che interesseranno le giornate, come si può vedere da questa pagina: incontri, conversazioni e pranzi con autori, workshop eccetera. Non manca poi un premio, in questo caso riservato a racconti brevi e poesia: due generi che continuano a rappresentare il piatto forte della scena letteraria di Singapore.

Da segnalare anche due tour guidati nel National Museum of Singapore, e due reading serali che accompagneranno opere in prestito dal Museo d’Orsay di Parigi. E un workshop sul lavoro editoriale tenuto da alcuni dei nomi più importanti del sud Est asiatico.

Questa la lista degli autori presenti.

Han Han: sfidare la censura sul filo del rasoio

Ho già raccontato come Han Han sia capace di dribblare la censura e uscirne sano e salvo. Attento a non toccare i temi sensibili (democrazia, Tibet), non ha peli sulla lingua nel commentare le singole notizie. Questo post, tradotto in inglese, sferza le autorità sul disastro ferroviario (colposo) dello scorso 23 luglio sulla linea della tanto declamata modernissima alta velocità cinese, ed è un buon esempio della sua scrittura corrosiva.

E anche della sua cautela: è rimasto sul blog un giorno solo, ma è ancora rintracciabile via RSS. (A meno che, come qualcuno suggerisce, non sia stato cancellato direttamente dalle mani degli hacker di stato, cosa già accaduta in passato). Dopo la liberazione di Ai Weiwei gli occhi dei media internazionali restano puntati sui diritti umani in Cina, ma la cintura di protezione di cui gode Han Han sono le centinaia di migliaia di contatti giornalieri del suo blog.

E poi, come dice lui quando intervistato, io non sono che un rallysta. E un romanziere. Su questo sono d’accordo: Le Tre Porte è il miglior romanzo di formazione mai scritto da un autore della sua generazione.

I 20 anni di The Hindu Literary Review

Considerato l’unico supplemento letterario di un giornale, in India, l’Hindu Literary Review compie 20 anni. Ci saranno quindi festeggiamenti speciali all’interno di Lit for Life, l’evento annuale sponsorizzato dal giornale.

Gli appuntamenti sono per il 25 settembre a Nuova Delhi, e per il 29 e 30 ottobre a Chennai. In questa seconda sede avverrà anche la premiazione dell’Hindu Literary Prize, dedicato a romanzi e storie brevi sia in inglese che tradotti da altre lingue indiane. Qui il programma completo (pdf).

Meno di un mese all’Ubud Writers & Readers Festival

L’Ubud Writers & Readers Festival, che si terrà a Bali (Indonesia) dal 5 al 9 ottobre, ha reso noto il proprio programma, con tanto di account Twitter per seguire gli aggiornamenti giorno per giorno.

Ubud, considerata il centro culturale dell’isola di Bali, sarà animata da cinque giornate molto ricche, al di là del programma principale: non solo conferenze ma anche workshop, presentazioni, eventi culturali e due mostre. Alcuni eventi sono gratuiti, altri a pagamento. La lista degli scrittori che a vario titolo interverranno si può vedere qui.

malle-rhu@mailxu.com gelzinischristy@mailxu.com ondersma-lasonya@mailxu.com cianciolo_woodrow crumedy.brianne@mailxu.com